lirik lagu filippo ruggieri - l'uomo degli inizi
all’inizio è sempre facile, sembra ti stia aspettando
le fa piacere se la chiami, la stai lusingando
ogni volta che la guardi, si sta come i pazzi
dalla magia dei primi giorni all’apatia in cui poi mi incastri
dove l’ego si pompa
dall’odiare la famiglia a volerla con una donna
le parole degli amici del tipo: l’amore imbroglia
lasciare i propri sogni perché chi cazzo c’ha voglia
in un attimo passato, siamo soli con gli spasmi
le parole sui tuoi ex, diventano fantasmi
un film già visto, così distanti dall’inizio
so perché mi dai addosso
ci siamo dentro o è finita già da un pezzo?
che cazzo, stavolta ci tenevo
avrei fatto di tutto, più di quello che potevo
ti becco, mentre dosi quel veleno
e ti giuro lo berrei, se poi finisse per davvero
la verità fa male e te la dico perchè credo
che si può crescere insieme, in tempi di digiuno
riesco a stare zitto, a farmi scendere il tuo veto
sperando che ti passi perché adesso sei in preciclo
amici miei da roma: tempo due giorni e scapoccia
nun me di cazzate, t’è partita la ciavatta
ma io sono cambiato, mantengo la calma
quello che lasci, se t’appartiene poi ritorna
ma non è mai stato così, ho pezzi di cuore sparsi
frammenti dell’anima cantano rimpianti
la faccia mia lacrima perché siamo distanti
volo come un aquila in un cielo di passanti
io la persona giusta al momento sbagliato
tu la persona sbagliata al momento giusto
possiamo equilibrarci, maledetti messaggi
i ricordi che abbiamo ci vedono solo ad amarci
eri così libera, anche libera di andarci
da lui, a fare in culo, a fare brutto e a conti fatti
sono quello che credevi, forse quello che volevi
dall’uomo degli inizi è la fine che poi ottieni
vali più della mia vita, si ma quando sei te stessa
sulle aride pendici rinasce la mia ginestra
e non è che t’ho lasciata, ci ho rimesso la testa
ogni giorno è la battaglia in una guerra già persa
però so che si può amare, si può essere migliori
i giardini di battisti, ad appassire sono i fiori
i giorni per rinascere sono quelli più tristi
quelli dove sai, ma in fondo non capisci
maledetto tempo, per capire, per chiarirsi
lo stesso che usavamo per sentirci
mano per la mano, senza fiato in un abbraccio
rotolando nell’immenso del vuoto che abbiamo dentro
ora c’è solo il silenzio
se penso a te ho solo il silenzio
è stato amore, o un bisogno
sentimenti come vizi
si fa presto a dire fine
attorno all’uomo degli inizi
sono l’uomo degli inizio
sì io, l’uomo degli inizi
non so come proseguire
sono l’uomo degli inizi
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