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lirik lagu febossss - quanto stiamo male?

[intro]
per il rotto della cuffia sono uscito dal blocco dello scrittore
un letargo provocato da un’insoddisfazione
una sensazione in seno
che sedava il mio talento
una domanda mi ponevo:
“perché non riesco a fare meglio?”
generando catene ad ogni mio verso, oh no
avversandomi ogni testo, oh no
testandomi fino all’eccesso, oh no
impanicando per l’insuccesso, oh no
sentendomi così in difetto, oh no
tornato in forma, pesando il mio livello (yess)

[strofa 1]
al rap ho dato fede (amen)
onore per chi mi precedе
voglio rendere lе mie parole medicina per quest’ambiente
non so se il successo è incombente, ma so che ciò è ciò che mi compete
non c’è un tragitto illuminato, è in ferie l’enel (b~st~rda)
per fortuna il mio flow ha un voltaggio abbastanza potente
non servono riserve se sono io campo
e non servono backtrack se sto io sul palco
gli appartengo ed è un fatto (già)
ho passato tempi bui
tempi in cui
non riuscivo a connettere
sembrava mancassi di qi
certi problemi son rimasti per anni, per cui
ho deciso di renderli tascabili, uzi
invisibili ai più, uv
è quando torno a casa che ci faccio i conti, qb
non importa quanto li accusi
per le fitte che mi danno vengono comunque assolti, sembrano stupri
[ritornello]
male, quanto stiamo male
in sto paese limitante
zero solidale, tutto un rubare
tutto così fallimentare
male, quanto stiamo male
in sto mondo scricchiolante
ci rimane solo il provare
solo il sentire
solo lo sperare

[strofa 2]
ho un sogno e sto cercando un obiettivo
camera puntata in tiro
penna come cuscino
stiro (cosa?)
qualche barra
la faccio penzolare dallo stendino
stimandone la mina, st’inchiostro è divino
e ti dico
quante cose belle ci descrivo
tipo il disagio di st’epoca (oh no)
drammi in drastica ascesa (oh no)
siamo guidati da pazzi che spazian per la moneta (oh no)
un panorama di paura
che mai si rasserena (peso)
un pensiero lapidare
che incide sul mio morale
quindi la vita a che vale? (ah boh)
quindi quanto stiamo male? (ah boh)
la risposta cambia solo se ce ne possiamo vantare
non me lo fare ricordare
(pure se) non bevo, ma stanotte al pensiero mi potrei sfondare (yess)
i social sono il mezzo, gara a scemo più scemo
quanto possiamo distare l’uno dall’altro
fin quando non sapremo comunicare se non nel modo sbagliato
[ritornello]
male, quanto stiamo male
in sto paese limitante
zero solidale, tutto un rubare
tutto così fallimentare
male, quanto stiamo male
in sto mondo scricchiolante
ci rimane solo il provare
solo il sentire
solo lo sperare

[outro]
mi sento di scalare una montagna
fin troppo affollata
prossima a tramutarsi in frana
infrangendosi su un mare che si sfalda a sua volta
un bell’effetto domino che ci sforma un po’ alla volta
sai
credo di credere parecchio in me stesso
non so se è destino, ma sono propositivo verso me stesso
ma molto meno per il mondo
spero soltanto i due percorsi non si intreccino
e il primo non sia distrutto dal secondo
bum

- lirik lagu febossss

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