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lirik lagu fabri fibra - collezione megamix

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[verse 1: danti]
po popo po po po po
questa è la canzone dell’italia lo sai?
po popo po po po
e io che credevo fosse un pezzo dei white stripes

[verse 2: fabri fibra]
prendo applausi, prendo fischi
come un calciatore in campo
senza rap non campo
maratona alla maradona
ma la mala arriva anche qua allo stadio
lo sport è sporco come…
la mazzetta di soldi la gente ultimamente la chiama la fresca
perché rende la vita fresca
io davanti al bancomat in attesa che esca
la moneta mi serve per prendere questa
roba che amo, dividiamo, io sono l’amo lei è l’esca
in italia il rap non vende un cazzo come la dr. pepper
ma i calciatori qua hanno più spazio che in america i rapper
in testa ho il beat che uccide come i sogni il business
mi stresso, mi carico come un video con due mistress
vorrei anche io avere intorno una corte di yes man
vuol dire che sei arrivato al top, giusto? (yes man)
sogno una ragazza che al letto sia come moana
sogno di riempire uno stadio di …

[verse 3]
non si fa, no, non si fa
si fa, si fa, si, si, si fa
dico non si fa, no, non si fa
si fa, si fa, si, si, si fa
asc-ascol-ascolto il tuo cd e (pff) da lontano contamino
volontà d’animo, ini mini manimo
come lo sci il super gigante
ho il giga di riserva con le rime di fabri fibra
chiamo “drr”, raccolgo la strumentale, merda monumentale
vatti a doc-mentare, vengo ad alimentare
mangio il beat come fosse un genere alimentare
sono elementare, le erre-i-emme-e io le porto contro chi non sopporto
vi risparmio frasi fatte, scontate tipo: “grazie per il supporto!”
al posto di un marchigiano alla porta meglio in casa morto

[verse 4]
e’, è, è tutto un ciarpame non lo dice una suora
e mica tocca a noi raccontare la storia?
ascolta quei ragazzi cosa dicono a scuola
con la vita che pressa e la droga in testa
tra trattori e detrattori, dai traditori
in trappola dietro a protesi, tra i pro
e i contro c’è l’ipotesi, cicì-cicì-cibernetico
rap vota sì, vota fil, votami
rap metadonico, comico, malinconico
carico, scarico, spez-zo le parole in mezzo al panico
panico, patti chiari, vita lunga
prolunga, bungalov, giungla, bunga bunga
sette per sette per settoriale, sono settoriale
vettoriale, mezzo virtuale mezzo reale
fissa il prezzo, un pazzo ti fissa che prendi un pezzo
paga il pizzo, gli schizzi di sangue sopra il pizzo
esibizionista a colazione, gesticolazione
respiro affannato, vetro appannato, quello accannato
bello e dannato, lei la stendo sopra al tavolo
e la sventro, collaboro col diavolo

[verse 5]
la scena la si fa con i dischi in uscita
se non fai un disco ogni tot, prego quella è l’uscita
il rap commerciale è di cinquantamila copie
le persone che lo sanno fare bene sono poche
il rap underground vende almeno mille copie
se non vendi almeno mille copie non sei underground
in effetti, quando dici “io sono underground”
e la prova che non sai in che categoria ti metti
se non ti piaccio in tv aspetta il resto
sono peggio di persona come un sequestro
non mi piace chi insulta senza fare nomi
uso l’immagin-z-one prima o poi saltano fuori
la scena è mistica come la crisi
la scena in crisi mistica
in cl-ssifica su tv sorrisi e canzoni
scrivo più di manzoni, supa lo sa
e questa gente che mi chiede: “ma il rap come si fa?”

[verse 6]
nessuno parla più con nessuno
nessuno parla più con nessuno
nessuno parla più con nessuno
nel cd c’è di più, la dicitura
il display gli dice “la dici tu la verità?”
c’è di più o la metà, c’è di più come il terrorismo
il dilettevole che dice all’utile “renditi utile, sfrutta il debole!”
nella decade troppe regole, come il fisico vedo le molecole
leggo le mie rime tra le sue mille, senti questa didididin-buncha
sai già dove va la ganja, prima entra poi ti mangia
canta che ti p-ssa in c-ssa, per casa in banca, sbianca
po-po-po-poi cosa ti manca di marca
il bar, la barca, starbucks, star-trek
startak, il futuro è una smart a sparta
il lavoro ti spacca in quattro come un k!ller che ti squarta
la metà di voi non capisce
chiusi in camera zitti zitti, quando il pezzo finisce
nella testa ti resta bip bip bip bip bip bip…

[verse 7]
ci sono cosi tante nuvole a milano
che mi sembra già di essere in paradiso
canto fiordaliso
a lecce con la lecciso
come se qualcuno mi avesse ucciso
facevo concerti gratis
quando cantavo i testi complicati
facevo concerti gratis
facevo concerti gratis
facevo concerti gratis
quando cantavo i testi complicati
sono talmente stupido che sbaglio il remix, obelix stupido
capisci la piscina ai ricchi a noi dubito
arrivo ultimo, suono unico, affumico, fumi no (eh?)
dici non fumo, poi karakiri
esce il mio disco e voi harakiri
ho cadute di stile, ben stiller
ogni tanto a frequenza bisestile
canto qui poi in cile
tanto qui, quanto lì, è un porcile
“scusa, ma tu non sei mai stato in cile, allora cazzo parli?”
boh, faccio come tutti parlo di ciò che non so
in pista come alonso, medaglia di bronzo
prima di guidare mi sbronzo

[verse 8]
rapper italiani che “perepè qua qua, qua qua perepè”
politici italiani che “perepè qua qua, qua qua perepè”
più vuoi e meno avrai, più dai e meno prendi
prima lo si impara, poi “pa pa para para pa pa para”
signori della corte
le bugie hanno le gambe corte
quindi sarò onesto, mi sono accorto
che in amore come nel porno, taglio corto!
gli attori porno, invece, dicono che nella vita è il contrario
fanno poco sesso, seh, il contrario
e’ come se al ristorante esci e ti danno già il resto!
quale marte io vengo dalle marche
tutti lo sanno mi piacciono le marche
adidas, levis, gucci, dolce & gabbana
hai capito? mi piacciono le marche
io la strada giusta l’ho persa
quando penso alla vita che immaginavo
di fare con i dischi come questa
strofa era diversa…


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