lirik lagu emarcinati (naghe & l-duke) - un buon motivo
[ritornello]
non chiedermi che faccio o come vivo
chiedimi se sto bene e scansati quando scrivo
non chiedermi quanto ho fatto quest’anno
valgo più della tua merda
[strofa 1]
non importa quanto spingi fuori dall’ordinario
arma le meningi prima che si apra il sipario
lo scenario che senti è
qual’è il tuo lavoro, il tuo salario e quanti soldi ti spendi
chi ha pane c’ha i denti e chi non ne ha veste trendy
sono myles munroe risvegliato in altri tempi
l’apparenza ha superato la sostanza
e va così avanti ad oltranza che tu ancora te la prendi
paghi pure l’aria che respiri
anche aumentando i giri, il tuo sudore non è abbastanza
ogni scusa che danza qua è buona
per invent-rs-ne sempre dopo ancora una nuova
serpi mangia pane a tradimento succhiano da ogni persona
per sedere in parlamento a una poltrona ma
tu pensi fascio, lui veste fashion
e il paese va sempre più in b-sso
[ritornello]
non chiedermi che faccio o come vivo
chiedimi se sto bene e scansati quando scrivo
non chiedermi quanto ho fatto quest’anno
valgo più della tua merda, più dei soldi che guadagno
guardo indietro e vedo quanto ero precario
guardo avanti e non c’arrivo col salario
troppi giorni ancora sul calendario
ma ci metto la mia faccia e non quella del mio vicario
[strofa 2]
non mi bevo il tuo comizio, il reality in anteprima
la fine o l’inizio, il variety, la dottrina
veline col vizio a vanity in copertina
sono il tizio che si incazza e si alza la mattina
nella pantomima c’è, chi ti dice cambia prospettiva
sono quelli comodi la sera prima
tanto c’hanno villa con piscina
vitalizi che li mantengono in cima
e viaggiano sulle mille auto blu che crescono sempre più
come le stronzate che dicono alla tivù
fly me to the moon prima come frank sinatra
ora sempre più in giù in cura da uno psichiatra
tante sere per tappare vacca magra
in un’italia sottosopra che non quadra
ti aprirei so solo io che cosa non i chakra
dandoti pastiglie di cianuro dentro blister di v–gr-
[ritornello]
non chiedermi che faccio o come vivo
chiedimi se sto bene e scansati quando scrivo
non chiedermi quanto ho fatto quest’anno
valgo più della tua merda, più dei soldi che guadagno
guardo indietro e vedo quanto ero precario
guardo avanti e non c’arrivo col salario
troppi giorni ancora sul calendario
ma ci metto la mia faccia e non quella del mio vicario
“tu non sei il tuo lavoro. non sei la quant-tà di soldi che hai in banca; non sei la macchina che guidi né il contenuto del tuo portafogli. non sei i tuoi vest-ti di marca. sei la canticchiante e danzante merda del mondo.”
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