lirik lagu egreen - non cambio
[intro]
eccoci di nuovo tutti qua
devo fare un altro disco, alla fine vediamo un po’
la gente è quella, l’ambiente è quello c’è poco da fare
come posso essere originale? capisci quando…
devo riuscire a trovare…
sto cercando di capire come…
(forse dovrei fare così)
(forse dovrei fare proprio un po’ più così) così… così…
(o dovrei fare così, sì, sì, sì)
(no, dovrei fare proprio proprio così, così, così)
(così cazzo, esattamente…)
[strofa]
facciamo che io faccio come cazzo mi pare
se per sputare non aspetto un fottutissimo incastro astrale
specie se casco male quasi ogni volta che apro bocca
ma se tu mi vuoi parlare paghi dazio pare
sono solo due canzoni dai ma quali pare
per così poco chi c’ha figli dice “dai ti pare”
dodici mesi evaporati da ‘sti nervi fritti
per -ssurdo quando arrivo tutti ancora zitti
baby, mama sotto le coperte ha detto che sono un vincente
che non mi devo preoccupare di niente
negli anni ciò che ho scritto è stata profezia, bene e così sia
dal mio battesimo di fuoco all’eutanasia
musicalmente io non so che dire
cosa vuol dire fare il rap con un secondo fine, stronzo
ma non ti rendi conto che noi stiamo facendo in -ssoluto
la cosa più bella al mondo
questo è il paradiso, cabagia pura in vena esplosa
cinque grammi, muoio col sorriso
e non ci vuole un genio per capire che non sono un genio
ma tanta fede ad accettare che manco m’impegno
io non scrivo perché devo, scemo
ma semplicemente perché devo, scemo
mo’ tutti pigliano l’ascensore per andare in cielo
io piglio scale, dieci piani sempre sotto zero
quello che chiami evoluzione
io lo chiamo “cazzo stai facendo”
sei solo un altro che ha già perso e manco sta partendo
io quando salgo scatta sempre l’allarme antincendio
tu dopo un pezzo sei il frontman dei babyshambles
io non devo spodestare qualcuno
pana, cago e spruzzo sopra le vostre graduatorie
io ho iniziato che non mi filava proprio nessuno
e adesso una strofa alla volta vi faccio p-ssare le voglie
nove dischi e undici anni di palchi
per ritrovarmi in mezzo a ‘sti arrivisti
poi mi cagano la minchia per gli argomenti
ma l’hai visto che hai davanti, pana, cazzo pretendi?
e a chi pensa che si merita la mia posizione
beh parcero sai che dico? ti venisse un tumore
perché questa è la mia vita
non la gara a chi sboccia, campione
realtà puttana per un altro buffone mi spiace coglione
mo’ paghi lo scotto per la presunzione
ti sbatti da una vita? stessa situazione (pezzo di merda)
forse ti manca qualcosa
te lo sei mai chiesto se ti manca qualcosa?
e tu fratello spacchi, beh ci credo
con cinue strofe in un anno come puoi sbagliarti
il problema è quando tu vuoi rapportarti
e allora lì ti dico pana manco a pensarci
e il bello è che mi sento ancora nessuno
e con ‘sto beat vi ho presi tutti per il culo
il gioco non mi cambia, sono io a farlo
lo guardo dritto negli occhi finché abb-ssa lo sguardo
in ultima -n-lisi, vedendo l’andazzo
quanti di voi hanno usato il rap solo come mezzo?
molto bravi a reinventarvi senz’altro
perché sapete che col rap non beccate già da un pezzo
io qui dentro ciabatte e vestaglia
polleggiato, sparanzato che mi accendo una paglia
e che bello poterlo dire, italia
mentre mi spacco un succo al mango che non cambio
[ritornello]
non cambio
sono una porsche senza closhe, non cambio
ill bill e slaine nelle cuffie, non cambio
copywrite, nasir, non cambio
vinnie p, little b, non cambio
skyzoo, tony toca, non cambio
joe crack, big pun, mobb deep, non cambio
[bridge]
e adesso lo puoi fare, mi raccomando carattere cubitale
devi scrivere “fantini è andato male
perché non ha fatto un altro disco come il cuore e la fame”
e adesso lo puoi fare, mi raccomando carattere cubitale
devi scrivere “fantini è andato male
perché non ha fatto un altro disco come il cuore e la fame”
[ritornello]
non cambio pana, pana io non cambio
come vuoi capirlo? io non cambio
non cambio, parce io non cambio
a me non frega un cazzo, non cambio
[bridge 2]
baby mamma sotto le coperte ha detto che sono un vincente
che non mi devo preoccupare di niente
se sapessi amore mio quanto in mano c’ho niente
quanto in mano c’ho niente, di niente, di niente
baby mamma sotto le coperte ha detto che sono un vincente
che non mi devo preoccupare di niente
se sapessi amore mio quanto in mano c’ho niente
quanto in mano c’ho niente, di niente, di niente
[outro]
fanculo cazzo, toma
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