lirik lagu egreen - mai dire mai
[testo di “mai dire mai”]
[intro]
(volevo solo dirvi che non me ne fotte un cazzo, non me ne fotte un cazzo)
ti piace il rap? di brutto
(volevo solo dirvi che non me ne fotto un cazzo)
quello italiano? di brutto
(ma non si sa mai)
ti piace il rap? di brutto
(potresti essere il prossimo, non si sa mai)
quello italiano? di brutto
[ritornello]
mai dire mai
chi se ne frega di chi sei quando ce la fai
dio solo sa che cazzo hai fatto per stare qua
quello che mi dice ogni stronzo quando ce la fa
[strofa 1]
non so più cosa posseggo, da un po’ non leggo
non so più che cazzo sento, staccami un lembo
non so se quando tornerò farò l’aperitivo
ho messo due chili in più per il nervoso mangiando cibo da schifo
se non hai vizi o perversioni, frate’, non mi fido
non vado dall’~n~lista e adoro il palliativo
siamo nipoti di gente che si è sp~ccata il culo
noi abbondiamo di pensieri al peso un grammo l’uno
oppiacei e cene di crostacei
qualche ora dopo ho il battito al torace
qui non ti serve un cum laude
ma pezzi di carta per pagare l’avvocato di storace
non faccio hit e mi nutro di pressione, malumore
ancora senza giunone, in rotta di collisione
scrivo la rima migliore allucinato dal dolore di una congestione
old school tipo renga nei timoria
sangue pazzo più che nel ’95 liam
siamo arrivati al punto in cui in democrazia
votiamo gli oligarchi o salvini o il nuovo messia
sai quanto me ne fotte che è in cinta la jenner
ma a quanto pare a qualcuno la notizia paga le bollette
[ritornello]
mai dire mai
chi se ne frega di chi sei quando ce la fai
dio solo sa che cazzo hai fatto per stare qua
quello che mi dice ogni stronzo quando ce la fa
[strofa 2]
ora ‘sta roba è tutta urban, ciò non mi turba
ancora con ‘sti balaclava, sembrate vigili urbani che han messo il burqa
curva, bevo zubrowka, non serve un hofmann
parlo con bisonti in fiamme in sogno ed ho la risposta
non sono l’inter di mourinho ma il foggia di zeman
magari non vinco un cazzo, ma ho un flow da bomb~n~ra
guantanamera, vecchio in mare, sto in mezzo agli squali
ho ancora un paio di esche in serbo per ‘sti commensali
non voglio un audemars
non voglio bermi un campari al cazzo di bar
con quattro scemi che fanno le star
non sono tipo da davide alla gintoneria
progetto solo ‘ste cariche ad orologeria
non è che serve una masterclass in discografia
per distinguere gemme dalla bigiotteria
sono una lambo, sì, ma un fottuto trattore
tu mi ricordi la storia del salmone norvegia~giappone
ora l’urban italiana fa sushi d’autore
con ritornelli al retrogusto banane e lampone
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