lirik lagu egreen - karma
[strofa 1]
non ho mai fatto scenate per circostanza
ho lavorato sulla mia mediocrità e questo mi basta
-ssimilare la purezza del concreto richiede tempo
e adesso per un traguardo, ogni sacrificio ha un prezzo
meglio ancora che ho ancora sta botta in gola
tu riprova, riscrivine un’altra nuova
che magari l’anno prossimo forse è la volta buona
e sarò li ad aspettarti al varco
con badile e betoniera, con in mano sta cazzuola
non credo a leggi universali o disegni degli astri
niente causa-effetto, salto i pasti ed infiammo sinapsi
non è detto che riceverò quel che mi spetta
al posto di star qua a rosicare, riaffilo sta lametta
non vedo predestinati, soltanto precestinati
più che riscriver regole, avete riscritto stati
confessate archetipi che han fondamenta di prefabbricati
io per stare in tema, sputo giù bunker blindati
[ritornello]
guardo dritto e non in cielo perché il sole acceca
un marinaio che guarda troppo le stelle annega
il mio dio, il mio quaderno e qua nessuno prega
non ho destino, solo collera che non si piega
[strofa 2]
questa è l’era della consapevolezza, niente scuse
siamo noi gli artefici di ciò accade con ‘sta rap music
scivolo libero, fra il solido e l’effimero
con l’occhio vispo più che in un poligono
ci vuole un fisico di ruolo
e uno schiaffone a mano aperta alla cazzo di gravità per quando cadi al suolo
la mia risposta è sempre un sorriso al tritolo
conciso e preciso, m’inchino solo a un tipo di suono
tutto il resto è fumo denso, negli occhi sento i rintocchi
me ne fotto perché ho il mosto racchiuso in ste botti
ho il posto che giudichi e sporchi
gioco fra puri e corrotti
scorro in ‘sti luridi indotti
e mangio tra santi e bifolchi
ho imparato tempo addietro che sull’immediato è facile spararle grosse
e l’entusiasmo droga il giudizio sulle tue mosse
il conto arriva, sì ma le batoste
poco importa se una zecca alle mie spalle c’ha la tosse
[ritornello]
guardo dritto e non in cielo perché il sole acceca
un marinaio che guarda troppo le stelle annega
il mio dio, il mio quaderno e qua nessuno prega
non ho destino, solo collera che non si piega
[bridge]
poco importa cosa porterò nell’aldilà
per ora mi concentro solo sul mio p-sso
la legge carnica è fottuta da questa realtà
non guardo in cielo, fisso dritto ma non guardo in b-sso
mai avuto carte calde nella mia manica
e al m-ssimo un secondo prima mi han cambiato il mazzo
tu vuoi giocare al destino, a braccietto col rap
occhio solo che a una certa si gioca al rib-sso
[ritornello]
guardo dritto e non in cielo perché il sole acceca
un marinaio che guarda troppo le stelle annega
il mio dio, il mio quaderno e qua nessuno prega
non ho destino, solo collera che non si piega
guardo dritto e non in cielo perché il sole acceca
un marinaio che guarda troppo le stelle annega
il mio dio, il mio quaderno e qua nessuno prega
non ho destino, solo collera che non si piega
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