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lirik lagu docmdam - mimica

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ah, ah, doc
regina dell’inverno e gran’ maestra della mimica
ho visto nel tuo cuore e, son’ sicuro, è solo mimica
regina dell’inverno e gran’ maestra della mimica

[strofa 1]
potrei scrivere per te, non sai che viaggi che mi faccio
un’emozione per canzone, allora potrei fare un alb-m
il t-tolo potrebbe anche essere il tuo nome
scritto grande, in viola acceso, al centro della copertina
e’ un cerchio senza fine, un ballo senza scopo
in cui io ballo per amore e te per gioco
finché la mattina
ci -ssale allo stesso modo
sai che il mondo non discrimina
se, in mezzo al petto, hai un cuore oppure una lattina
mi innamoro sempre, cazzo, e sempre troppo presto
ho il cuore così grande, tu il cuore così spesso
mi fai sentire bene, ma sei fredda come l’artico
e romantico, da manuale, sto zitto e mi spiaccico
cerco di tenerti come fossi fatta d’aria
come fossi solamente fatta di materia
onirica
e tu che sei di ghiaccio freddo anche se bellissimo
regina dell’inverno e gran’ maestra della mimica

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regina dell’inverno e gran’ maestra della mimica
regina dell’inverno e gran’ maestra della mimica
e tu che sei di ghiaccio freddo anche se bellissimo
regina dell’inverno e gran’ maestra della mimica

[strofa 2]
e quelle sere insieme le conservo sotto vuoto
otto zampe e due sorrisi sotto un cielo in agonia
tu mi tieni sotto vuoto e forse per un altro scopo
vuoi che mi conservi a lungo, se ti serve compagnia?
ti permetto di trattarmi come parte dell’arredo
come fossi un complemento già
compreso nell’affitto
ma, se scendo dalla mensola e mi comporto da uomo
tu sei un misto luce e tenebra
che ottenebra il giudizio
e il tuo giudizio forse è peggio
vedo quanto ti accontenti con un finto uomo accanto
dai capricci dei 20 anni
tu sei diventata grande e sai che chi prende solo schiaffi
quando vede una carezza si mette le mani davanti
e potrei anche meritarmi inchiostro nero sul tuo corpo un giorno
mi firmo indelebile più su del pesce rosso morto
ma voglio che entri nel mio posto
più speciale col tuo nome sullo stipite
del mio cuore sepolto
e per quanto sai di affetto
sembri più del terzo mondo
una bimba che non sa quanto una storia può esser magica
la sola che ti limita sei tu regina fredda
sai benissimo chi sono e quanto detesto la mimica
ho visto un muro spesso, così spesso che, in confronto
il muro di berlino è solo
un piccolo recinto
e quando vedo un foro e penso quasi di aver vinto
cado così in b-sso che non tocco il fondo, ma lo spingo
davanti a tutti fingo, ma chi sa guardarmi in faccia
può scoprire molto in fretta cosa riflette il mio occhio
prendi lo strumento adatto
e guarda appena sopra l’iride:
puoi leggere il tuo
nome in controluce, scritto in rosso
non voglio che il rimorso possa consumarti l’anima
sai dire certe cose dall’effetto sedia elettrica
la lingua velenosa di una bestia mitologica
ma vedo nel tuo cuore e son’ sicuro, è solo mimica…

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ma vedo nel tuo cuore e son’ sicuro, è solo mimica…
la lingua velenosa di una bestia mitologica
ma vedo nel tuo cuore e son’ sicuro, è solo mimica…

[strofa 3]
conservami quel posto la metà destra del letto
perché, quando poi ti svegli
sei più vicina al mio cuore
e se lo senti rimbalzare come per due maratone
è perché smetto di sognare e non
distinguo la finzione
a volte può accadere che cimmeria mattiniera
possa farti disilluso perché vedi la realtà
ma con te alla mia sinistra ogni mio sogno impallidisce
come il tetto dei palazzi, all’alba, sopra la città
basta un trillo su whatsapp
o anche un piccolo messaggio
sia la strada lunga o
corta solo il tempo di una doccia
e quel momento giù al crepuscolo le cuffie
nelle orecchie
è la mia vita; te affacciata alla finestra ed io alla porta

- lirik lagu docmdam

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