lirik lagu dirtydos - godot
verrà una notte in cui i pensieri si acuiscono
gli aculei di alcuni che ti han trafitto, spariscono
piuttosto che non tentare nemmeno, fallisco
preferisco essere testardo, quando insisto esisto
mi casa es tuia non ti serve il visto
prosseno per il prossimo povero cristo
non torna indietro il bene che elargisco
il male lo subisco
ed è grandine sopra un grande ibisco
tu se vuoi chiama il fisco
perchè vi rubo il vero e non metto a registro
perchè mi frega zero del vostro ottimismo
al fondo del barile c’è un vino buonissimo
levissimo, purissimo
pur’io c’ho un po’ sperato in un significato intrinseco
invece sparo a zero scrivo il vangelo secondo mefisto
e mano a mano scavo a mano l’abisso
lo so vorresti che dicessi che il sistema
lo puoi fottere tu e ne vale anche la pena
lo vedi già da te che non serve la lena
te allenati a gettarti giù dall’altalena
lo so ti da fastidio il mio modo di pormi
considero gli umani degli sgorbi immondi
di tutto ciò che vivo descrivo i contorni
e se c’è chi mi vuol bene ebbene
che non torni
che non torni
che non torni
se c’è chi mi vuol bene ebbene, che non torni
che non torni
che non torni
se c’è chi mi vuol bene ebbene che non torni
sappilo
verrà una notte in cui il pensiero è debole alla vattimo
da che gli davo del colpevole, mo col demone pattino come i gatti sulle tegole
che qua o stai alle regole o sei fuori in un attimo
credimi
il tetto punta al cielo
ma il diavolo sta
nelle intercapedini
lì dove l’occhio è cieco
alla fine mi illudevo, di mantener le redini
c’è luce in fondo al tunnel mi dicevo, come lady d
(di) di tutto ciò che vivo descrivo i contorni
colli e dos, torino, uno e trino, concordi
in sto agonismo o agonizzi o concorri
tipo che per il quattrino fai mattino e non dormi
baby bene che non torni vista l’ora tarda
muoio senza gloria già sta vita è b~st~rda
leva le tue dita fredde da sta testa calda
che se c’è chi mi vuol bene è bene stia alla larga ah
lo so vorresti che dicessi che il sistema
lo puoi fottere tu e ne vale anche la pena
lo vedi già da te che non serve la lena
te allenati a gettarti giù dall’altalena
lo so ti da fastidio il mio modo di pormi
considero gli umani degli sgorbi immondi
di tutto ciò che vivo descrivo i contorni
e se c’è chi mi vuol bene ebbene
che non torni
che non torni
che non torni
se c’è chi mi vuol bene ebbene, che non torni
che non torni
che non torni
se c’è chi mi vuol bene ebbene che non torni
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