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lirik lagu digiuno - traslochi

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[strofa 1]
carlo ha gli occhi lucidi
mentre gli dico che vado a torino
mi sento gandalf ai porti grigi
salutarsi a sorrisi, abbracciarsi per secondi infiniti
per trattenere il calore della pelle
sarà luce di gemme, fuoco di anime gemelle
come ti saluto?
addio, a dopo, a tra poco?
vuoi sapere cos’è importante fai un trasloco
lasciare un luogo non sono solo strade
sono saluti tra vicini, sorrisi per le scale
le quattro di notte al profumo di pane
sono i colori delle stagioni
i ripari dagli acquazzoni
i posti buoni, i prezzi migliori
le panchine, gli alberi, quei pochi fiori
gli orari delle piazze, i parcheggi gratis
le scorciatoie, le tag e le facce note
non le metti in uno scatolone
non te le imballi e non le porti via
o forse si, vengono con te
raccolte di profumi, ricordi, flash
istanti come diamanti
una pioggia di momenti
troppo grandi per rinchiuderli
troppo pesanti per spostarli
simcotteri, alianti
mezzi matti, mezzi volanti
sulla rotta del nostro cielo
che solo noi sapremo interpretare
un saluto profondo dal fondale
fino alla vetta delle nuvole
ci siamo scambiati inchiostro per tracciarci mappe
sapremo ritrovarci, riconoscerci nelle tappe
saremo faro l’uno per l’altro
noi nere come la notte brilleremo tra stelle a flotte
contro correnti, rose dei venti, [contro il nulla] [combattenti]
magia bianca spuma del mare
l’utopia la pr~nunci compare
il galeone resiste: l’isola che non c’è esiste
[ritornello]
so che non è l’ultimo trasloco che faccio
coraggio, in partenza per un altro viaggio
le cose chiuse in uno scatolone di cartone
le persone, in un abbraccio

so che non è l’ultimo trasloco che faccio
coraggio, in partenza per un altro viaggio
le cose chiuse in uno scatolone di cartone
le persone, in un abbraccio

lei mi chiede se non scordo qualcosa
io le dico ci vediamo nella casa nuova

ce n’est pas une nouvelle vie
c’est la même vie
une vague infinie
qui se brise sur des rochers toujours nouveaux

[strofa 2]
qui non conosco nessuno né in quartiere né in centro
ma chiunque riconosce il mio accento
qui dormo meno, spesso dico non so se mi spiego
ma è un cambiamento solo se mi spavento
per il resto non torno indietro anche se riparto da zero
riparta il treno anche se mi chiedo cosa comporta?
cosa porto? cos’è porto per uno straniero?
nostra patria il mondo intero
unica bandiera il cielo
e ripenso a quando dicevo:
ogni scatola è una goccia di passato
un po’ stretto, un po’ schiacciato
qualcosa l’ho regalato, non sono lacrime
ma scrivo comunque fragile
difficile pensare al futuro
mentre stacchi tutto dal muro
sembra ieri, sembrano passati vent’anni interi
cosa lasci? cosa tieni? come ci riesci?
al centro della stanza circondato dal vuoto
rimane un foglio bianco sporco
faccio una foto da guardare con un sorriso
e inviare a simo con scritto finito il trasloco

[ritornello]
so che non è l’ultimo trasloco che faccio
coraggio, in partenza per un altro viaggio
le cose chiuse in uno scatolone di cartone
le persone, in un abbraccio

so che non è l’ultimo trasloco che faccio
coraggio, in partenza per un altro viaggio
le cose chiuse in uno scatolone di cartone
le persone, in un abbraccio

digiunod
per voi fungo
ci si vede presto
nella casa nuova
nella città nuova
vi aspetto…


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