lirik lagu damiano augliera - datti una mano
normalità? non sono normale
sanità? no, neanche mentale
casa mia come un ospedale
chinato in bagno sempre a vomitare
pensieri sbagliati ma troppo veloci mi sbattono sempre la testa
se sono sereno ragiono pensando che tutto ha davanti una scelta
ma in crisi di panico fumo in balcone pensando di essere in cella
mi p-ssa l’idea di b-ttarmi non vedendo l’ora di toccare terra
credevo che io fossi stato destinato a questo
ma il fato mi ha conservato qualcosa di diverso
sono da anni ormai che mi rinchiudo dentro una bolla ma con l’ago io non riuscirei a scoppiarla
e come mai? perché serenità‚ è una parola che nel dizionario non riesco a trovarla
impasticcato di medicinali
che dovrebbero aiutarmi a controllare l’ansia
steso nel letto fisso il vuoto col terrore che la vita mia la trascorrerò nella mia stanza
ma in fondo la realtà è così
servi solamente tu a rialzarti
ma tu che mi ascolti credimi
ognuno ha i suoi problemi e i modi di affrontarli
a volte scendo dalla ruota panoramica
per vedere il mondo da un’altra dinamica
gioiamo per ciò che abbiamo
e se necessiti un aiuto datti una mano da te
ma in fondo la realtà è così
solamente tu puoi aiutarti
e tu che mi ascolti credimi
toccando il fondo dopo puoi risollevarti
vorrei fluttuare in questo cielo così limpido
respirare a fondo per sentirmi libero
abbiamo ciò che necessitiamo
per restare in volo così da non cadere giù
cuore e cervello non in sintonia
sto in una casa che non è la mia
il panico mi provoca apatia
non ho la forza per andare via
sono stato messo in un mondo da un padre solo col piacere di farlo
quando ero bambino incosciente ed ingenuo lo vedevo due volte l’anno
menzogne e storielle inventate‚ adesso per qualche motivo è scomparso
se mai sarò padre‚ mio figlio, non avrà un nonno che gli starà accanto
voi cosa pensate? (cosa parlate?)
cosa giudicate? (di cosa parlate?)
viviamo con i mantenimenti ma a stento riusciamo a comprare il mangiare
eppure mia madre:
l’unica donna che amo (è lei)
che mi tende sempre la mano (è lei)
che mi ricorda chi siamo (è lei)
che mi ha portato lontano
io mi addormento sognando di avere un pennarello
così da sovrascrivere sinapsi nel cervello
noi esseri umani, eccezionali‚ nella loro unicità
io esaminando la mia coscienza non mi fermerò qua
noi esseri umani, eccezionali, nella loro unicità
io esaminando la mia coscienza non mi fermerò qua
ma in fondo la realtà è così
servi solamente tu a rialzarti
ma tu che mi ascolti credimi
ognuno ha i suoi problemi e i modi di affrontarli
a volte scendo dalla ruota panoramica
per vedere il mondo da un’altra dinamica
gioiamo per ciò che abbiamo
e se necessiti un aiuto datti una mano da te
ma in fondo la realtà è così
solamente tu puoi aiutarti
e tu che mi ascolti credimi
toccando il fondo dopo puoi risollevarti
vorrei fluttuare in questo cielo così limpido
respirare a fondo per sentirmi libero
abbiamo ciò che necessitiamo
per restare in volo così da non cadere giù
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