lirik lagu cugini bellavita - uno stronzo come tanti
[testo di “uno str~#zo come tanti”]
[pablo asso]
ah, mors tua vita mea, è un pensiero stupendo
entro strisciando nel tuo appartamento
col volto coperto perché il viso è intimità
e se mi guardi negli occhi rischi di guardarmi dentro
e non vedresti belle cose se non teschi
spine senza rose, overdose di complessi
quelli che non riesci a toglierti di dosso e quando cresci
li sfoghi a fare a botte quando esci
mi vuoi a dormire con i pesci, luca brasi
farmi sparire dall’italia come miloš krasić
seguo le fasi della luna per addormentarmi
canto la mia “seven nation army” e poi non dormo più
[ritornello: rkomi]
e grazie a dio c’ho una tua foto
così che se t’incontrassi a girarmi ci metto poco
ti importasse veramente forse avresti fatto l’uomo
ad ogni modo, sono sangue del tuo sangue, le fiamme del vostro fuoco
e chi credeva in me credeva a questo, a ciò che sto facendo
guardarsi sprofondare non ha senso
faccio shadow boxing col silenzio, tu stai attento
questa roba non ha aroma, ma l’effetto di un assenzio
[bride: rkomi]
pensa quante volte ho detto basta
mi sarei perso tutto il resto come paola
mi sarei perso in un tuo gesto, giusto il tempo di una paglia
a volte è meglio starne fuori, me l’ha detto anche tua mamma
[ritornello: rkomi e pablo asso ]
non fosse per sta piazza, non fosse la mia vita
non fosse ciò che voglio, sarei un morto che cammina
non fosse che il mio posto lo ha uno stronzo come ~ anzi
se non fossi ciò che sono, sarei solo uno dei tanti (tanti)
sarei solo uno dei tanti (tanti), uno stronzo come tanti
se io fossi come te, man (man), sarei solo uno dei tanti
[pablo asso]
se mi addormento sogno un albero di banconote
zero donne, solo bamboline e polly pocket
fatte e idiote, mezze nude sopra un quattro ruote
con le tasche belle piene e teste belle vuote, man
e forse ho visto troppo in troppo poco tempo
la mia generazione: operazione fallimento
in autostrada in centro, lancetta sui duecento
in rotta di collisione con il vuoto che hanno dentro
cicatrici in faccia, e amici in gabbia
e sta vita non regala un cazzo, sacrifici e basta
e tutto sembra sempre progettato contro me
e ogni rima mi buca il palato come a un cocainomane
[rkomi]
sti suoni han fatto tanto, adesso tocca a moi
tocca tirar fuori i coglioni come quattro anni fa
tocca che m’arrangio, come ho sempre fatto
tocca che, o mi sbatto, oppure morirò pensando
la vita che volevo non è questa, ripetevo in cameretta
con mia drema che perdeva la pazienza
fanculo la coscienza, l’ho sempre avuta pulita
a volte ho solo quella a darmi forza dopo una sconfitta
e credimi da solo ho fatto il doppio di ‘sti infami
le redini le ho avute sempre salde tra le mani
reggiti finché ne avrai le forze
magari un domani avrai le risposte che cercavi (forse)
[ritornello: rkomi e pablo asso ]
non fosse per sta piazza, non fosse la mia vita
non fosse ciò che voglio, sarei un morto che cammina
non fosse che il mio posto lo ha uno stronzo come ~ anzi
se non fossi ciò che sono, sarei solo uno dei tanti (tanti)
sarei solo uno dei tanti (tanti), uno stronzo come tanti
se io fossi come te, man (man), sarei solo uno dei tanti
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