lirik lagu commandos fam - cambia
la realtà si scioglie, come le calotte
la terra è tua madre e la riempi di botte
ti guardo da lontano mentre ti capisco
conta solo il disco, i conti con il fisco
tutti wilson fisk, i soldi sono il fischio, cani
baciate il vizio sotto al vischio, infami
pensi ai tuoi ricavi, pensi a ciò che c’hai
odi il diverso, perché il tuo riflesso ti soddisfa mai
temi lo straniero, perché il vero sei tu
pensi alle bombe, se vedessi gesù, sù
non fare quella faccia, sulla faccia della terra
ogni guerra si giustifica, alla moneta imperia,
divide e poi conquista e nella lista dei peccati
ci sentiam giustificati che per lei valga la pena
ma tanto chi la tiene non la sconta (no!)
il male è come un’ombra, che si mangia il sole
mentre le persone dicon passerà
nel mare guarda l’onda, la plastica e la morte
che risale a galla come la verità
chi sà tra quanto finiremo
tra quanto ci diremo noi siamo solo umani
forse serve vedere un alieno
per sentirci davvero tutti uguali
chi sà se colonizzeremo
sopra a un pianeta alieno, la bandiera degli umani
forse servirà essere un alieno
per sentirsi davvero tutti uguali (davvero tutti uguali)
e tu?
cambia, mi dici cambia
mi gridi calma
la rabbia che sale quando un bimbo grida mamma
quale speranza se poi chi passa
mi dice sei diverso per l’aspetto, quindi cambia
sei solo sabbia, non hanno alma
la notte è lunga ma noi aspetteremo l’alba
tu fanne un’altra, e un’altra ancora
fino a quando sarà l’ora nella quale il mondo cambia
e se è vero che servirà un alieno
per sentirci davvero tutti uguali
a che serve cacciare lo straniero
per non sentirci dire che non siamo stati bravi a renderli schiavi
come fecero gli avi, all’epoca ignari del rispetto
per gli esseri umani, per essere uguali
anche oggi no, non è chiaro il concetto
continuiamo ad essere amari, a pensare agli affari
ad esser sleali è un difetto
noi siamo gli strani se poi i nostri capi non sono firmati
e se i nostri capi non hanno buon senso?
io non voglio ‘sto mondo dove un conto è quello di avere l’estro
e un conto è quello di esser modesto, del resto mi innesco ma qui
non fanno che stare dietro ad un desktop
adesso è troppo normale
chi rimane a guardare
per filmare ed avere un pretesto da mostrare
io voglio cambiare ed è quello che farò
resterò nel mio, perché nel vostro non mi stò
resto uguale, ma il resto cambierò
non conta chi appare solo per far parlare
solo per succhiare linfa vitale
dimmi che vale valere solo per gli altri
tra tanti traguardi, tra il darsi da fare e pensare solo al da farsi
il cielo è il tuo limite, dimmi adesso cosa guardi (dimmi, adesso cosa guardi?)
e tu?
cambia, mi dici cambia
mi gridi calma
la rabbia che sale quando un bimbo grida mamma
quale speranza se poi chi passa
mi dice sei diverso per l’aspetto, quindi cambia
sei solo sabbia, non hanno alma
la notte è lunga ma noi aspetteremo l’alba
tu fanne un’altra, e un’altra ancora
fino a quando sarà l’ora nella quale il mondo cambia
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