lirik lagu classic sheee - catabasi (episodio 3) [la morte del poeta]
[testo di “catabasi (episodio 3) [la morte del poeta]”]
[strofa 1]
da solo me ne andavo errando a passo lieve
mentre lasciavo impr~nte sulla neve
tra i campi della scizia mai privi del gelo eterno
dove non governa il solstizio ed è sempre inverno
lì rimasi fermo, quando udii un lamento
scorgevo una figura in movimento lontana al di là del vento
mi avvicinai lento, era un uomo infelice
piangeva e nel suo tormento nominava euridice
in riva a un fiume mentre intonava un canto sublime
sentivo che l’amore era il fine delle sue rime
per me era come bere alla fonte di mnemosine
intanto alcune donne danzavano li vicine
vestite in pelli ferine arrivarono cieche d’ira
presero quell’uomo e spezzarono la sua lira
tingevano il fiume di rosso come la seta
mentre facevano a pezzi le membra di quel poeta
[ritornello 1]
disperdevano le resta
e la corrente lenta trascinava la sua testa
staccata dal collo ritornava in superficie
con l’ultimo fiato chiamava ancora euridice (euridice)
disperdevano le resta
e la corrente lenta trascinava la sua testa
staccata dal collo ritornava in superficie
con l’ultimo fiato chiamava ancora euridice (euridice)
[strofa 2]
le donne ammiccanti giunsero qui a me vicino
“noi siamo le baccanti”, dissero porgendo il vino
poi mi parlarono del simbolo in quell’assassinio
del dionisiaco che trionfava sopra l’apollineo
sentivo una voce distinta da tutto il coro
la grande madre nascosta lì in mezzo a loro
disse “questo è il dominio del toro sul grande trono
è l’uomo creato e poi divorato dall’oroboro
è il cerchio disegnato da cronos
e coloro che distinguono quel simbolo stringono il ramo d’oro
il logos è un dono e tu lo hai abbandonato
quando hai smesso di descrivere le gesta del passato”
piangevo, e intanto ridevo, crepacuore
tu fammi ritrovare me stesso, per favore
“tu sei il cercatore: ora ritrova il lume”
era la mia testa che galleggiava in quel fiume
[ritornello 2]
disperdevano le resta
la corrente lenta trascinava la mia testa
staccata dal collo ritornava in superficie
con l’ultimo fiato chiamava ancora euridice (euridice)
disperdevano le resta
la corrente lenta trascinava la mia testa
staccata dal collo ritornava in superficie
con l’ultimo fiato chiamava ancora euridice (euridice)
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