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lirik lagu ciddu - martesana

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[strofa 1]
sp-cco e scendo, chiama helios, vuole un cinque
non ci riesco, non mi vengono altre lingue
questo slang è solo di chi delinque
faccio il mio, fanculo le malelingue
guarda che ti ho visto che fai il finto malandrino
mi chiedi dove sei, rispondo turro città
il mio fra’ si caccia in ogni cazzo di casino
ha ereditato il dono dell’ubiquità
sì ora l’ho capito, da vicino nessuno è normale
quando ti vedo mi sale l’istinto animale
fra’, non c’è scampo, tu lampadina, io f-n-le
mi stai sul cazzo, nel caffè ti metto il sale
zaino in spalla, a malavoglia vado a scuola
dawee in palla chiusa dentro la stagnola
senti il pezzo, sp-cca fra’, si chiama hola
freddo, ghiaccio, guance rosse, labbra viola
cosa faccio? son di nolo fra’, sto noleggiando
dawee a cricchio ma l’effetto mi sembra un po’ blando
f-ck al fascio, partigiano, son pertini sandro
dentro al pacco tossicata, fra’, fumi oleandro
giovane sorprendo, chiamami atalanta
questo beat sta fresco, dritto da atlanta
sempre un po’ blasfemo, mischio vodka ed acqua santa
chiedilo al mio frate che sa tutto ma non canta
ecco, arriva ciddu, sempre più liscio sul beat
cazzo parli a fare se le cose non le sai
non posso farci un cazzo, io sono fatto così
piccola leggenda fra’, promessa di one thai

[ritornello]
oggi sole, prendo e scendo in martesana
spero muore ogni figlio di puttana
io e la cricca siamo un covo di b-st-rdi
fai click-click ma no pistole, sì petardi
oggi sole, prendo e scendo in martesana
spero muore ogni figlio di puttana
io e la cricca siamo un covo di b-st-rdi
fai click-click ma no pistole, sì petardi

[strofa 2]
24/7 sai che tu mi puoi chiamare
ho ancora la sete di un cammello sahariano
guardami che volo, tu stai fuori come un cane
comandamento: non nominare ciddu invano
non mi vesto gucci che ho bisogno di viaggiare
sia mentalmente che col corpo
pago 5 euro, flixbus, oggi vado al mare
pesco e mangio questo polpo
muoio sordo ma felice, io risorto come la fenice
faccio peso lordo ma la tara è sporca di vernice
faccio il finto sordo, sto b-st-rdo non sento che dice
parto e torno vittorioso come atena nike
fra’n ella barra vuota pensavi fossi andato
allora mi sa proprio n’hai capito come gira
questo bluntone mi pare il razzo della nato
mi sa che produce anche più fumo di hiroshima
parlo della zona fra’, turro è da sempre città
scendo giù al kebab, piccante in grosse quant-tà
voglio mantenere per sempre quest’incolumità
ma ho solo cinque minuti di (?)

[outro]
oggi sole, prendo e scendo in martesana
questa merda, uno a tre, ma parte sana
naturale, corpo sano in mente sana
dentro me forse c’è una parte sana


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