lirik lagu chicchi di riso - odio o perdono
[testo di “odio o perdono”]
[intro]
ho impiegato molto tempo e ho girato quasi tutto il mondo per imparare quello che so dell’amore, del destino e delle scelte che si fanno nella vita. per capire l’essenziale, però, mi è bastato un istante
non sembra granché, me ne rendo conto. ma quando non hai altro, stretto da una catena che ti morde la carne, una libertà del genere rappresenta un universo sconfinato di possibilità. e la scelta che fai, odio o perdono, può diventare la storia della tua vita
[strofa 1]
ringrazio la musica perché sia l’unica, giuro (sì)
mi alza da terra quando ho i pugni stretti e il volto più scuro, giuro (sì)
tu fammi soffrire e capisco chi sono (ah)
quando poi piango io resto da solo (ah)
quando poi grido lo faccio nel suono
che il tradimento fa parte dell’uomo, fa parte dell’uomo
e non ti giustifica la vita se è sudicia
di brutti momenti passati a star bene e poi passo a bere
mi lascio cadere nel vuoto che prima faceva piacere (faceva piacere)
ricordo le sere, volere stare da solo ma il viaggio era breve (sì il viaggio era breve)
scusa, scusa è che alla fine non so se tornerò
scusa, scusa guardo la city che piange sì dal mio oblò
ora non cado come un soldato
ti asciugo le lacrime e poi me ne vado in un posto lontano
[intermezzo]
mentre mi torturavano legato a un muro. fra le urla silenziose che mi squarciavano la mente riuscii a comprendere che nonostante i ceppi e la devastazione del mio corpo ero ancora libero: libero di odiare gli uomini che mi stavano torturando oppure di perdonarli
[strofa 2]
perdono (sì) ho scelto il perdono (ah)
la strada più facile forse era l’altra, non abbasso la guardia
ciò che è facile ammazza, non so stare in pubblico
non so se la pubblico, del cuore ne dubito
dei nostri muscoli è quello più stupido, ma anche il più forte per questo lo giudico
come un amico che porta consiglio
come una coppia che abbraccia suo figlio
come una casa che affaccia un naviglio
il vero motivo per cui io dipingo
sopra le basi incido ‘sti pezzi
non avevo basi, non avevo mezzi
eppure guarda adesso (guarda adesso)
sì, l’ho fatto soltanto per dirlo a me stesso
e scrivo più forte se sono depresso, dovrei farlo più spesso
e ho tagliato qualche frase fuori luogo
eliminato qualche foto fuori fuoco
ora dimmi chi lo colma questo vuoto
forse questa nostra musica non è un gioco (wow)
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