lirik lagu carati crew - c.a.r.a.t.i. #3
[verse 1: warez]
è da quando ho chiuso il primo disco che sono fottuto
dicevo “tranquillo, faccio questo e poi torno allo studio”
adesso quando salgo sul palco è un tripudio
sole o diluvio non cambia
sei un illuso a pensare che a fare ‘sta roba si campa
e chi è convinto che sbanca finisce in cravatta in banca
chi è convinto che sp-cca è sempre il primo a dire basta
mic in mano quale asta, motorino quale mustang
son la cosa più lontano dal concetto di rapstar
in cambio ho un’apertura mentale da far spavento
che piuttosto che farmi parlare è meglio se cambi argomento
esperto nel rappare, a me non sembra
hai studiato il compendio
morirò nel retro di un palco aspettando il mio compenso
come quella volta che ho inseguito quel treno
pensavo a tutto tranne potesse partire davvero
e il primo schiaffo ha fatto male, giuro, pensavo di meno
il secondo lo schivo al pelo, il terzo sei tu che lo pigli in pieno!
[verse 2: don diegoh]
oramai da molte lune in cuffia suona ancora joe
quando l’acqua sale il fiume il cuore cade k.o
e ogni volta che il volume sale in aria nello show
ogni rima è per marcello da quel giorno in cui m’incoraggiò
1, 2, 1, prova i microfoni
per lasciare un segno come writer nel metrò
voi avete cappellini e vest-tini super-yo
ma è la vostra testa che non c’entra
proprio un cazzo con l’hip hop
e ogni singolo fratello in questa storia già lo sa
dei sacrifici per vedere un disco avvolto in cellophane
di quando sei da solo ma se il disco sp-ccherà
dal nulla spunteranno per leccarti il culo 500 fan
io stavo chiuso in ospedale ad ascoltare neffa
ad aspettare il sole ad osservare la tempesta
ad affacciarmi alla finestra
stringendo niente nella mano destra
c’è una strada che conosco ed è soltanto questa!
[verse 3: johnny roy]
a volte tutte ‘ste lezioni date non bastano
che ‘sti mc dalle palle spappolate ci ricascano
penso a questi fantasoldi che si intascano
per fare ‘ste cagate fuori tempo direi basta no?
lezione 1: tecnica e stile
metrica a pile ma che stenti a capire
lezione 2: la conoscenza è tutto
perché non c’è avvenire senza un cazzo di ri-ssunto
il freestyle è per mandarli a cagare
lo pensi, lo dici in rima, papale papale
ne ho fatte dodici in fila ma non le sai palpare
io pulp, tu fiction, compare
faccio piano se p-sso sulle carc-sse
il mio rap è nei peggiori bar dalle peggiori c-sse
mai avuto un soldo vero fuoricl-sse
e suono vecchio sì, ma come un gol di van basten!
[verse 4: brain]
da questa merda non ho mai beccato un soldo
ho preso più di un colpo b-sso
ed ho raccolto qualche sorriso storto
attorno i miei colleghi, pensano soltanto allo stipendio
ed io uguale prima quello e dopo viene tutto il resto
il soldo mi tiene per il collo in giacca il giorno
di notte col microfono mando affanculo il mondo
scrivo con le lancette che mi rincorrono
ingoiato dal silenzio mentre mia moglie e mia figlia dormono
un sordo resta sordo e non c’è il rischio
che smetta di suonare questo rischio, il mio pensiero fisso
mia madre e mio padre non ascoltano ‘sta roba e li capisco
ma m’ostino a regalarli ogni mio disco
io per li mercato non esisto, non ho visualizzazioni
non mi fanno le interviste e ne ho pure pieni i coglioni
mezzi attori, mezzi rapper, mezzi dentro e fuori
qua c’è un personal che vale cento dei tuoi mozziconi!
[verse 5: lord madness]
più controverso del tantra se vengo per prendervi tutto
e lasciarvi all’asciutto tipo la bocca post botta di bamba
recito strofe paura, peso dieci carati l’una con l’asma
voce alta da pratica mantra
cercami in mezzo ai diamanti di lucy
con più p-ssione di cristo
arma letale, mel gibson, kalashnikov uzi
incredibile, sono un fenomeno mai visto
tipo settima faccia d’un dado, quinto beatles
se sopra un ring te fai il king del rap
io sono chris benoit, oui c’est moi
maddy one please listen up
come un’onda d’urto bomba sfonda tutto combo hokuto
se la tua voce rimbomba dall’oltretomba (aiuto!)
proiezioni judo che quando la sputo
divento il tuo sogno hardcore martin lùtero
carato metrico testa nella purezza
carro armato sdraia fighe flow gigolo enrique iglesias!
[verse 6: kenzie kenzei]
ti dà la scossa e mi dice che non c’è sosta felice
carati imposta la cornice a questo quadro infelice
qua si rinforza la radice mò è risorta la fenice
sopra il boom-cha la mia forza motrice
a starmi dietro poi ti perdi in queste strade
tra overdose da spade o finte pose impostate
tra queste rose spezzate
tu e l’hip hop come i miei genitori, due cose separate
ho tutto per tenervi a bada senza chiedervi nada
mi sento l’incognita agli occhi della strada
risuonano i rintocchi di ‘sto rap sotto al distretto
mentre scaldano ‘sti tocchi con la fiamma del berretto
se non ti è chiaro il concetto rimettila in replay
carati sound, kenzie kenzei
‘sta musica la capisci quando nella vita non hai un cazzo
e ti rimane solo lei!
[verse 7: egreen]
della mia pseudo carriera con la gente normale io non parlo
il tempo libero è un inganno che inseguo con affanno
mentre metto su più lardo niente sciallo sempre più testardo
con l’umore in ascensore gravita da un piano all’altro
non è questione di riscontri piuttosto come ti ci rapporti
a come cazzo cambiano i rapporti
mai esporsi un film che non ha mai fatto per me
forse proprio per il fatto che ho sempre fatto da me
my man non sono certo inattaccabile
ma ne ho sent-te così tante da ‘ste bocche che è probabile
che il tuo rapper preferito è solo un altro allocco
che sale a prua solo quando c’è scirocco, imbocco
la strada del veleno c’ho le mie ragioni
il tuo talento pana impercettibile come ultrasuoni
ciò che mi serve me lo prendo
per fortuna manco ho il tempo di chiedermi
cosa cazzo sto facendo!
[verse 8: big things]
lavoro per hobby come meddaman
i miei colleghi non si sognano che faccio nei weekend
ho più cazzi in testa che nel culo di selen
stappo un’altra che festeggio pure oggi godd-mn
per ‘sta roba ho fatto troppi sacrifici
per ‘sta roba come fibra ho preso merda in troppi uffici
in studio per due giorni con gli amici
sputo sangue su quei fogli come pà con le vernici
chi mi vede non s’aspetta che io reppo
le quarantenni guardano e rip-ssano il rossetto
non sanno dei miei dischi forse vogliono un colpetto
non sanno quanta merda posso estrarre dal c-ssetto
io mi sono rotto il cazzo di ‘sti tira e molla
di ‘sti pseduo giornalisti limitati al copia e incolla
nuovo giorno altro rapper che decolla
e che rispedisco a casa col microfono a tracolla!
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