lirik lagu butch aka younggein - grembiule macchiato pt. 4
dall’ombra nera stesa a terra dagli alberi alti
dai solchi nella terra su cui ti inciampi nei campi
dalla vicinanza alla morte ad occhi aperti
al rigor mortis per la rigidità ai muscoli nei crampi
il grembiule stretto addosso che prima o poi macchi
per l’irrimediabilità di non esser come gli altri
la cui pelle non ha il colore dei nostri corpi bianchi
ma lo assume quando con i loro volti ti mascheri
i nostri grembiuli non li vedete, macellai vestiti da angeli
per contratti sociali che ci impongono quegli abiti
ma i nostri habitat non verreste a esplorarli, non siete abituati
qui vi riportiamo indiеtro dalla terra e vi spogliamo, ma non degli abiti
ho un grеmbiule macchiato addosso, il nodo per legarlo
è stretto sotto il mio scheletro, nel mio animo
provai a pulirlo asciugando il sangue coi fogli sul tavolo
ne uscirono le mie prime lyrics, bro
il teschio mio starà sulla scrivania
del fortunato erede, ma il suo contenuto, il contenuto di sta vita
non se ne sarà andato via
anche se lo tramanderanno, quella merda sarà per sempre mia, con la mia firma
il quarto atto
dove scappi se persino il quarto arto, ti abbandona e va a sorreggere il mio tavolo
tanti di chi chiamate umani son stati trasformati in altro
nella villa di uno squilibrato, tanto
che quando lo prenderanno, quella villa brucerà
ridavo la mia città sulla gein ghoul car
un mostro un genio, mostra di modern art fatta in body parts
avanguardia per gusti primordiali e futuri, quando crollerà
la società, per ora ispirazione per i film e l’horror rap
la maledizione che porta la peste nera nella tua città
non sono di macchine i motori che senti a chainsawland
(ma tu non ci entri qua)
da quando ho messo quella firma
quel cassetto non sia apre e chiude più
sia apre solo il book of rhymes, te apri il mio link su youtube
ma comunque ho il peso di quel grembiule addosso, quel peso che non hai tu
il fratello di mio fratello c’ha tutti i miei dischi in casa
ce li ha pure qualcuno che non conosco
dall’altra parte d’italia
forse sta merda non salva
ma se ti rivolgi a lei da solo non ti lascia
ho puntato a fare arte che facesse il più possibile male
piuttosto che a cercare il bello, perché per me così era normale
ma voi vedete bello il mondo e pensate a noi se pensate al male
io lo vedo in ogni micro espressione delle vostre facce
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