lirik lagu bresh - senza pensieri
[testo di “senza pensieri”]
[strofa 1]
apro il cassetto, cerco un sogno ma non c’è
trovo una penna che tra l’altro quando parte blocca più di una transenna
mi rimprovera che lei si spenna, la uso troppo spesso
é il suo inchiostro che mi parla ma finisce adesso
ne ha viste tante (ah)
scritte ancora di più
odia la nuova scuola, dice fanculo a facebook
bocche sbarbate più volgari del “fanculo a facebook”
zio ti rigiro e ti finisco come un pacco di drum
mi son chinato zio a raccogliere sto pacchettino
chiuso da un fiocchetto azzurro, mi fa alzare il limbo
chi me l’ha mandato, un aeroplano o gesù bambino? (boh)
chi me l’ha mandato sapeva che sarei stato il primo
sulle vostre teste una bocca che mangia
un uomo magro e secco, sopra, si sta riempendo la pancia
briciole sopra i capelli, nome gira nei tornelli
giorno dopo giorno a noi ci fottono come pivelli
[ritornello]
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che del mio flow ne ha metà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che però mai sfonderà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che del mio flow ne ha metà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che però mai sfonderà
[strofa 2]
[?]
bisogno i vostri corpi
per la maggior parte morti, colpa di ‘sti flussi storti, però
rivolti con mille torti, sempre più storti
dimmi chi porti, vi spostate in molti, siamo sconvolti
radio non merita il disco nuovo che è in vendita
ma medita, mi sbatto e non guadagno, non è aritmetica
come 21 più 20 non è quaranta, fra’ (no)
come se giallo più blu facesse porpora (sbagliato)
dai un occhio generale al fato
non sono nato nei quartieri dove ogni tre giorni zio c’è un attentato
mi ha sbicellato
forse un po’ distaccato dal ferro sopra la tempia
minchia frate io fin qua mi sbatto
con uno scatto io sbraccio sopra ste merde
tutti vogliono il next level ma la maggior parte perde
sul divano guardo la vostra partita
mi trovi senza pensieri, mi trovi “hakuna matata”
[ritornello]
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che del mio flow ne ha metà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che però mai sfonderà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che del mio flow ne ha metà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che però mai sfonderà
[strofa 3]
che scrivi vero, non è vero
al massimo ti sei distratto un attimo e sei caduto dal pero
questa è una guerra lirica, ma lo dichiaro
se ti vedo sopra la collina sparo e muori come piero
se quando rappi parli, ok zio tu sei normale
ma io c’ho il ritmo nel sangue e rappo fino a star male
io quando parlo rappo, me l’ha detto ali, giulio o marco, mia madre
cazzo dicono tutti uguale?
e non lo so perché, io non lo so perché
arrivo sempre in ritardo ma la colpa va a te
apro lo stereo e faccio “play”, il disco è di de andré
passo da “bocca di rosa” a jay z e kanye west
voglio provare tutto, anche una volta sola
perché sul letto di morte non ti alzi la mattina
al paradiso e all’inferno, zio senza pentimento
dal via non ci ripasso e non ritiro i cinquecento
[ritornello]
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che del mio flow ne ha metà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che però mai sfonderà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che del mio flow ne ha metà
conta la testa, mica l’appartenenza
in quartiere c’è più gangsta che però mai sfonderà
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