lirik lagu blue virus - nel giro
[intro]
ok, ok
[strofa 1]
guardo il mondo e se non corrisponde ai tuoi ideali di m-ssa
questa città è una carc-ssa con la quale mi scontro
più lei decolla più s’inalbera
perché per ogni chiacchiera tu l’-ssecondi con la falsità nel volto
l’ho conosciuta tipo qualche anno fa
quando le strade di città avevano i capi dentro al numero
non mi è piaciuta ma che ci vuoi fare fra’
la mia realtà giornaliera, questo ha già perso ogni suo esubero
e non è colpa degli amici che mi son giocato
perché quelle sono radici che hanno sradicato
pezzo per pezzo dentro l’auto, io non son mai stato cauto
quindi giù di testa nel pozzo che ti ho creato
non ho più testa per pensare, né testa per giudicare
né testa per poi esaminare le domande
non c’è più festa in cui sballare perversa dal torturare
resta il fatto che c’è chi risponde con il glande
così -n-lizzo i miei pensieri ma distrattamente
poi sodomizzo ‘ste puttane come un malvivente
chi circoncide la sua tana, nel mondo non ha una trama
e non capisce un cazzo, né concepisce più niente
[ritornello]
in giro non mi si vede, sono scaltro
scompaio quando un altro esce
dal ventre dell’odio come col parto
e in alto, il suono che espone sta consumando
calpesta i m-ssi di giove -ssieme al suo fango, oh
ci vuole poco a fare il danno, ehi
ci vuole poco a fare il danno, sì
ci vuole poco a fare il danno
il suono che esponi pian piano si sta consumando
[strofa 2]
mi sa che ho fatto il danno e non so più ripararlo
mi son fottuto con i palmi come alessandro
restate calmi, un lavaggio per questi panni
un paio d’anni e il buon umore entrerà in azione
ma per farlo serve la calma che non ho
il sangue freddo che non so scongelare
perché dirisio a cantare continua
e quanti [?] però io cresco e non migliorerò
perché cambiare mi fa andare su una falsa riga
odio i discorsi del tipo “che cazzo hai fatto ieri?”
ho preso cale ed un amico e ho mollato i pensieri
io gli rispondo che non voglio dei contatti
meglio un foglio e dieci pacchi vuoti da riempire in modi osceni
dammi un secondo per stoppare le bestemmie
uno scontro verbale mantiene le tue figlie sveglie
e non pretendo più un cazzo, l’amico non lo ringrazio
perché è tale nel momento in cui gli serve
la domanda è sempre la stessa, mi stressa
e le riposte a ‘sti discorsi sono già belle che date
l’argomento non m’interessa, confessa
che vuoi domandarmi perché non rappo più con aker
io rapperò finché all’inferno non gela
chi se ne fotte se nelle tue liriche dici che pippi
ti insulterò ridendo dietro la schiena
perché tu tiri stringendo il tuo cazzo ed aumentando i righi
[ritornello]
in giro non mi si vede, sono scaltro
scompaio quando un altro esce
dal ventre dell’odio come col parto
e in alto, il suono che espone sta consumando
calpesta i m-ssi di giove -ssieme al suo fango, oh
ci vuole poco a fare il danno, ehi
ci vuole poco a fare il danno, sì
ci vuole poco a fare il danno
il suono che esponi pian piano si sta consumando
[outro]
oh, blue, blue, blue, blue virus
in diretta dal purple studio, to city
noys alla produzione, e lo sai
è un’altra connessione to city – milano
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