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lirik lagu blue virus - dovrei esserlo

[intro]
sì, sì, sì
blue, blue, blue, blue virus
e si comincia qui, purple studio
ouh, sì, ehi, vai

[strofa 1]
attraverso la strada con il semaforo rosso
tanto ovunque vada, spingermi tanto non posso
guardo e dopo non sto zitto, nella scena del delitto
sono quello che sa dove può scavare un fosso
riconosco che non sono quello di prima
il “padre nostro” è un discorso soppresso in cantina
ti mette i brividi a parlarne, io c’ho i lividi
e la carne non resiste ma persiste a odiare ogni rima
sono sul pullman del degenero
la multa arriva all’ora di punta perchè felice io non posso esserlo
vorrei capire quanti amici ho pugnalato
fammi partire o perdo troppo fiato
inoltre me ne fotto il cazzo
e l’agguato un bel giorno arriva
perché forse è un po troppo quello che ho raccontato
ho denunciato il p-ssato per farlo incarcerare
però ho sbagliato, lui adesso vuole perseguitare

[ritornello]
strappo le ciglia e poi le soffio per i desideri
nella famiglia io non conto, sono tutti scemi
io dovrei essere migliore, dovrei tessere valore
nella tela della scena in cui tu non mi vedi
strappo le ciglia e poi le soffio per i desideri
nella famiglia io non conto, sono tutti scemi
io dovrei essere migliore, dovrei tessere valore
nella tela della scena in cui tu non mi vedi

[strofa 2]
ho fatto un sacco di pezzi ma non mi vanto
perché i mezzi son ridotti e gli amici tu li disprezzi in quanto
nella mia stessa posizione un po’ mi sento un altro
nell’occhio del ciclone penso: “posso perdonarlo?”
ma non è giusto farlo, arrivo con il lusso di un coltello
e taglio il mezzo busto, potrò mai lasciarlo?
sento ‘sto flusso, da quando? all’incirca un anno
e s’è discusso sul fatto che sento voci che dicono: “fallo!”
ma fare cosa, geometra o architetto?
avere come sposa una che mi lascia senza un tetto
avere un’altra moglie pazza con la quale mi diverto
che in tre mesi poi ribecco con una ragazza nel mio letto
quindi se accetto la realtà che non rispetto
nasce un’altra ambiguità che se non seguo mi colpisce il membro
più malleabile? sì, io dovrei esserlo
ma ho il braccio fragile quindi faccio fatica a tenderlo

[strofa 3]
io sono un tizio – caio disumano, preso male
un blu cobalto che d’incanto ti vuole insultare
fossi verde sarei come uma thurman
che insegna a cantare a jurman
quindi pure brutto da guardare
ho barre un po’ sbiancate in debito
più quelle zarre le trascuro più ‘sto muro aumenterà il mio credito
qui va di moda dire un cazzo nel modo peggiore
si implora considerazione dallo spettatore
dici-ssettesimo in lista per il rimprovero
la fissa è criticarti e a tratti fare un po’ il misogino
chissà se è già in atto l’ennesimo atto insolito
qualcuno mi fa un controllo col tubo catodico
vomito le cazzate, escogito quel che fate
do undici coltellate, come il disco degli incognito
se un po’ di possibilità che mi date
mi risolve le giornate, mi libero dall’involucro
vengo da un mondo parallelo, si ride e si scherza
si impreca contro il cielo e non si parla né si pensa
ho una 44 sotto le lenzuola
che scalda la paranoia e non la noia, mentre intanto io…

- lirik lagu blue virus

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