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lirik lagu bigh 2nd - voglio vederti appassire

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le poesie sono il posto
dove metti l’amore quando non puoi darlo a nessuno
ma non puoi nemmeno tenerlo nascosto
con le persone non ci so parlare no
non ci so parlare
sarà che vi vedo così annichiliti
e per non farmi male vi devio il discorso

scrivere in rima lo faccio da un anno circa
quanti fogli ho strappato con sopra la firma
proprio la mia
di un uomo che che come baudelaire con lo spleen
si corrode la milza
ho una sfilza
di parole non dette rinchiuse per sempre nel regno dei forse
dove le speranze sono solo un punto di vista

sono un cantastorie con le pare
mi sveglio e sogno di volare
metto l’impegno e so che ci so fare
quando poi dormo sogno di annegare
quattro bracciate coi miei fantasmi
all’orizzonte l’ombra di una nave
chiudo gli occhi non posso arrivare
e il naufragar m’è dolce in questo mare

vivevo di te
che scagli la pietra e nascondi la mano
un anno di vita sprecato a dare un senso a un amore malato
da quando il giaciglio era spoglio poi di nuovo pieno
stavolta sai sono sereno
spero ste parole ti facciano male
nel caso non fosse pazienza
ormai vali meno di zero

non ho più pianto da quel giorno là
sulla riva della senna contemplando se b-ttarmi
oppure fare ammenda con me stesso per gli sbagli

e lo so non so cantare
ma tanto chi cazzo mi ascolta
una maschera per recitare
è tutto ciò che mi da forza
voglio soltanto vederti app-ssire
giorno dopo giorno
non c’è neanche bisogno mi sforzi
sono sicuro che farai tutto da te

voglio essere partecipe di ogni tua disfatta
un posto in prima fila per quello spettacolo grottesco che tu chiami vita
mentre la vita ti mangia

lo so sembro incoerente eravamo i promessi sposi
ma un dente cariato se non lo togli va in necrosi
guarderò i tuoi petali cadere al suolo col sorriso
che poi con quei petali blu, fai proprio schifo

ok forse ho esagerato
no anzi no
dovevo togliermi lo sfizio
in realtà sono buono è che certe cose vanno dette
chiedo scusa

a pensarci a posteriori sai mi pento
di esser stato così sordo da non dare retta al vento
ma non ho più tue memorie, memento
meno male, ho impiegato il tempo per poterti cancellare

contento di esser libero
certo ancora schiavo dei miei limiti
ma tendendo a infinito è molto facile reprimerli
grazie a dio ho imparato a trarre forza dalle iperboli e gli ossimori

sono un po’ più in alto di prima
più contento e con più autostima
e non grazie a te
ma grazie al potere di questi fogli e della mia china

tolgo la brina dalla mia anima
ed ogni residuo del tuo p-ssaggio
è l’ultima volta che parlo di te
altrimenti non potrò mai essere saggio

mentre pensavi di amarmi
componevi il mio requiem
ma quell’individuo p-ssivo ora è morto
se vuoi porgere esequie

bigh 2nd da oggi è rinato
ma è inutile che te lo spiego
perché dirti dove hai sbagliato
è come spiegare i colori ad un cieco


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