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lirik lagu beba - wimbledon (64 bars)

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[testo di “wimbledon (64 bars)”]

[intro]
ehi
dat boi dee vamos pa la banca
vamos

[strofa 1]
se non l’ha fatto quest’anno non può uccidermi nessuno
l’ho b~ttato ma, non è colpa mia lo giuro
ho smesso con le scuse, ho smesso con il fumo
non ti parlo di soldi ma dell’ansia e del digiuno
che potrei stare qua a dirti che le prendi che mentre mi senti
guardi se hai ancora le palle come il tennis
e ti lamenti, tu mi insulti nei commenti
che leggo solo se vado da noisey, come la metti?
zero autotune, niente filtri, leva tutto
non fate le mie sk!lls neanche se fate un gruppo
e me ne fotto di cosa pensi sia giusto, io
sono me stessa e la mia voce sarà tutto
mi prendi per mano e mi levo, melania
se guadagno più di ‘sto scemo, si lagna
più o meno è così che funziona l’italia
prima ti dice “figa” e poi forse ti dice “brava”
fai scena muta e asciugati la bava
anche se cado sono una che se la cava
ora rispondo a tono ma prima si soffocava
e sono fragile, baby, si, quindi bada
ma come una bomba, non come un fiore, è vero
non ho casa, la mia casa è il treno
io non sono come lei, non credo
vuole essere kylie io kamala, mi spiego?
se ci sono io qua cadi come k~ma
fa caldo o sono io, in questo studio sembra cuba
un bacio alle nuove leve, bambine buona fortuna
vi ho spianato la strada, a me non l’ha fatto nessuna
cresciuta a torino e sono qua, ah
la fame che ho la devo tutta alla città, ah
hanno rubato da gucci perché il mio disco non è ancora alla mondadori
sennò è là che sarebbero andati tutti
scambi ciò che conta coi contanti
se ti scordi di chi sei tu e degli altri
io ho messo i piedi in testa a questi maschi
e l’ho fatto senza perdere i tacchi
se tra anni mi dissate faccio eminem
vi metto in imbarazzo e in riga come pecore
se pensi che una donna non dovrebbe fare il rap
non hai mai visto una rappare come me
[interludio]
sai quando tieni lontano qualcuno che ti vuole bene
solo perché vuole dirti qualcosa che non vuoi sentire, la verità
è lo stesso che facciamo con noi stessi
perché guardarsi allo specchio spesso fa paura e spesso fa male
ma solo aprendosi a questi momenti puoi essere libero di essere te stesso
e diventare ciò che vuoi, ehy

[strofa 2]
ero a due passi dalla rovina, a due spanne dalla follia
alternando noia a nostalgia
di una vita in cui sognavo questa ma non era mia
e ogni frase scritta non era di tutti ma soltanto mia
io non sono come te, ho fatto male i conti
e ho perso pezzi di me per arrivare a molti
ma se non ci credi te non ci crede nessuno
e nessuno ha creduto in me, tranne me stessa, giuro
mi hai deluso tu più di questo ambiente
ma non fa niente, mi rialzo sempre
non c’è niente di peggio di chi, mentre allo specchio, io chi
uso le porte con le dita in mezzo e ho perso le chiavi da un pezzo
e ho sempre preso tutto di petto senza mostrare cosa ho dentro
non me la sento di b~ttarmi in pasto a chi non sa cosa ho passato
non bastano neanche ‘ste 64 per dirti a cosa ho rinunciato
per il mio posto ho dato di matto
ma adesso mi spetto, è un dato di fatto
affinché chiunque mi senta non abbia dubbi, lei è roberta


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