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lirik lagu baco krisi - lontano dalla città (inedito 2013)

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[testo di “lontano dalla città”]

[strofa 1]
dentro mi sento vuoto, come questo foglio fino a pochi secondi fa
tra pensieri fecondi e inverecondi, scruto le maschere dietro le quali ti nascondi
e penso che tutto sia così assurdo da lasciare della verità una linea leggera
ma anche una camera bianca se non viene illuminata, ai tuoi occhi apparirà nera
non riesco a capirmi ed a quanto pare nemmeno a farmi capire
quante fiale da consumare, si, quanto a pare non c’è che dire
sono uno, unico еd inimitabile, esattamentе come tutti gli altri
tutti scaltri, ma tutti senza le ali, siamo poveri mortali come i salti
che faccio per rimanere calmo tra voi
tentenno fino a perdere il senno del poi
e faccio una corsa ad ostacoli
tra i tentacoli di piovre e becchi di avvoltoi
mi sento solo anche in mezzo alla gente e ti assicuro che non è per niente divertente
non sapere se fidarti di qualcuno e arrivare a non fidarti più di nessuno
ecco, mi sento così, esattamente sperduto
come i bimbi dell’isola che non c’è, per gli adulti ho come un rifiuto
e voglio viaggiare, consumare suole, vedere il sole da altre prospettive
vivere di gusto, ridere di gusto, respirare arie più pulite

[ritornello]
a polmoni pieni, senza prendere fiato
a polmoni pieni, ho i conti da pareggiare col fato
pensieri cadono come meteoriti, continuo ad andare avanti senza mete o miti
voglio viaggiare, navigare il mare, non tornare e respirare lontano dalla città
[strofa 2]
sogno lo spazio perché il mio spazio qui non lo trovo nemmeno cercando
mi faccio schifo da solo se guardo quello nel tempo che sto diventando
nasciamo puri pure se nasciamo dalle parti impure
ci spartiamo le parti poi parti pure per il grande viaggio
che ti farà grande e saggio ma senza destin~z~one come questo messaggio
perché l’arte essendo imitativa, è limitativa, ho lasciato a riva chi mi tradiva
ma ancora soffro e ci spreco saliva, è come fosse una paranoia ossessiva
come si fa? a rimanere freddi e distaccati, sapendo che arriveranno le delusioni?
è come sperare nel sole all’equatore, nella stagione dei monsoni
ma solo non so stare, mi muovo senza so~stare, quanto una vita può co~stare?
io non lo so quantificare, cerco la vera magia, quella che si ottiene senza trucco
quella delle piccole cose, della semplicità, del tuo viso, senza trucco
ora sto bene, grazie, molto meglio di prima
ma vorrei andare lontano da milano, da questa città che è come una latrina
come una carabina, puntata alle tempie in una rapina, quest’aria che m’inquieta e che mi inquina
voglio arrivare in cima e guardare dall’alto il mare come fosse una piscina


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