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lirik lagu armata 16 - marcia o crepaa

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aken]

apro chiuse

liberati esanime

intese come corpi mutati

feriti martoriati rigenerati dal sangue dei caduti

b~boy consacrati per l’hip~hop come soldati

in un’azione trincerati che in una posizione epocale

come serse era nemico fine di un fronte militante

ora le tessere delle rovine di una torre chiedono occhio per occhio, dente per dеnte

sangue per il sanguе riversato dei morti assassinati dal dio denaro

scorto le armi nell’ascesa al cielo

non primo ma quasi di una nuova cassa di guerrieri
segui i miei piani

aken come condottiero nella battaglia dei cieli

prendi colpi dei sistemi difensivi attivi pertanto nocivi

i miei sospiri attivi

tutto ciò per ciò che miri

resti infame con mille aggettivi

mille punti interrogativi per mille preventivi

mille colpi consecutivi per le persone che segno

per ogni colpo che schivo altri mille che ne vanno a segno

io porto l’impegno ciò che vive per strada

quindi bada, piu aken in serbo le tue prossime grida

[debby x]

è giunto per te il momento del riposo eterno

perché dentro son più calda delle fiamme dell’inferno

mentre la tua voce si condensa come il respiro di una giornata fredda di pieno inverno

non mi fermo

sono pr~nta ad a sfidare ogni legge fisica pur di arrivare fino in fondo

fino a toccare il fondo

sfondando la merda che ci circonda

ma cercando di stare sempre in cima all’onda

e ricorda, zero pentimento

quello che faccio è perché lo sento

ed è per questo che certe volte penso che il modo migliore di predire il futuro consiste nel crearlo

anche se si sa, si sa c’è sempre qualcuno pr~nto ad ostacolarlo
ma non sarà di certo questo a spaventarmi o rassegnarmi

mi spiace si sa [?] perchè di anime ti da

peró non mi interrompere (ssh ssh)

ascoltami, io perdono ma non dimentico

stampato visi e finti sorrisi nella mia mente facendo finta di niente trattenendo lacrime circondata da cuori freddi pieni di rancore fino a scoppiare dal dolore

segni che rimangono ma col tempo forse svaniscono dimenticati,passati

ma d’altra parte, si sa, sulle strade l’ira abbondante come monossido di carbonio

ma tu lo sai, il perdono è più raro dell’ossigeno

os~si~ge no

[ritornello]

con aken marcerò fino alla morte

con debby marcerò fino alla morte

con tawa marcerò fino alla morte

con caneda marcerò fino alla morte

nelle strade marcia o crepa

nelle città marcia o crepa

nelle notti marcia o crepa

con l’hip~hop marcia o crepa

nelle strade marcia o crepa

nelle città marcia o crepa

nelle notti marcia o crepa

con l’hip~hop marcia o crepa

[tawa]

eressi

oggi dall’abisso e poi cosparsi nella caligine ingordi con mille tentacoli plastici sorrisi sciacalli immutati scarsi

poeti illusi che arriva all’hip~hop senza prima passare per le vie dei vortici

dal cielo cadono eserciti di soldati ormai stanchi che si erano furtivamente nascosti in paradiso all’ombra delle loro spade ormai piene di ruggine e senza più fede

quindi costretti a cedere alla rievocazione di una nuova sentenza per la loro stessa colpa

pagando il prezzo del perdono con la lacrima della vergogna

ma in fondo non c’è colpa se non hanno ne midollo ne carne intorno e dentro le ossa e non c’è mossa che possa qualificargli

l’arrivo al traguardo della vita perchè la loro corsa è già persa prima che fosse iniziata e sarà disintegrata per essi ora

qualsiasi tipo di scalata al successo perchè del loro corto percorso é giá nato un decesso [?] l’accesso di un flusso di forza temuta in questi momenti di pace tempesta ed è così che resta sepolta agli argini di un deserto la voce di un uomo che si definì santo bolle d’aria che sorgono salgono e scendono ma come un silente nel cielo [?] e scoppiano solo ricordi restano sono i sogni che scappano finti soldati oggi passano restando sempre più zitti nella patria del silenzio marciano a tempo calpestando il loro stesso odio formato dal tempo nel tempo vedo chi nutre l’intento a schiacciare sul campo corpi predestinati a sp~ccare nel tempo

[caneda]

il ragazzo aveva anni in tasca

pugni in tasca

il mondo in tasca

come in un tavolo [?] bianco e nero

bene e male

notte e giorno

out nei treni, sole e luna e le lettere stelle e nuvole [?] dentro, come scuola al muretto, libri di vita col mio einstein, schiavi dello stile sognando biker ecco, progetti negli occhi tappi in tasca e via col tawa in certe notti

dove la realtà ci lasciava

e un mondo gelido è illuminato solo da una strada già aspettava

le mani erano libri che raccontavano storie di una notte passata attraverso macchie di vernice, tagli, calli

e la luce brucia ancora oggi, acceca negli occhi

brividi sulla schiena

cinque minuti di paura

alla fine cazzo se ne valeva la pena

il giorno dopo a ricordare quel che era stato

a imprigionare una notte in una foto, una guerra nascosta in un gioco

erano fughe in città mai viste di giorno

era un film,un incubo che qualcuno si era gia perso l’albero un flashback perchè era rimasto sembrava di prendere l’intestino per il collo come droga adrenalina e ogni [?] senza bere un sorso ricordo frasi come

troppo tardi per tornare

troppo freddo per dormire

aspettiamo che succede

tutto inizia quando sembra morire

come quello che ieri si è costruito oggi sembra crollare

come un fiore che dovrà appassire

come quegli anni che non potranno mai tornare

come quei pugni in tasca che non potranno mai tornare

mai tornare, mai tornare, mai tornare, mai tornare, mai tornare

[ritornello]

con aken marcerò fino alla morte

con debby marcerò fino alla morte

con tawa marcerò fino alla morte

con caneda marcerò fino alla morte

nelle strade marcia o crepa

nelle città marcia o crepa

nelle notti marcia o crepa

con l’hip~hop marcia o crepa

nelle strade marcia o crepa

nelle città marcia o crepa

nelle notti marcia o crepa

con l’hip~hop marcia o crepa


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