lirik lagu apotheosis & bigh 2nd - obey (delirivm tremens anthem)
[testo di “obey (delirivm tremens anthem)”]
[intro]
non sei qui per questo, non sei qui per questo. sei qui a causa del sistema. vedi la televisione? è tutta lì la questione, è tutta lì la questione. guarda, ascolta, inginocchiati, prega… la pubblicità. non produciamo più niente, non serviamo più a niente, è tutto automatizzato, che cazzo ci stiamo a fare allora? siamo dei consumatori, jim! ah, okay, okay, compri un sacco di roba da bravo cittadino, però se non la compri che succede? se non la compri che cosa sei, ti chiedo, che cosa? un malato mentale
[strofa 1: apotheosis]
vorrei perdere la vista
pеr impedire alla mia visione nichilista di sovvеrchiare
ogni mio stato umorale rendendosi assolutista
ma la cecità è una salvezza parziale
perché se un senso è inerziale sarà il resto a farti sprofondare
nell’alien~z~one più abissale
ogni giorno vedo stormi di persone dall’aspetto n0bile
ma dall’anima immersa nell’abiezione
ed io sovrano di me stesso, costretto all’abdicazione
corpi in attesa dell’abluzione
mentre la mente cerca acerbamente di accettare l’imminente omologazione
la gente cerca di riflettere sui propri errori
senza provare ad ammettere che l’ostentazione del malessere
equivale a farli permanere sotto i riflettori (sotto i riflettori)
un malato mentale
d’altronde il mondo è un palcoscenico in cui
un sedicente chierico preleva l’ultimo estratto ematico da un corpo anemico
e io predico l’archetipo del magnetismo del corpo invano
a comporre le regole del globo non è di certo l’umano
ma fasci di luce elementali che si intersecano
nell’immemoriale flusso universale argano
[interludio]
non sei qui per questo, non sei qui per questo
[strofa 2: bigh 2nd]
è facile pensare che sia tutto bello
come per caino è facile uccidere suo fratello
avrei potuto chiedere ad adamo che ne pensa
ma è impegnato a resistere al frutto della conoscenza
avete deciso di credere all’obbedienza
alla macchina, alla fabbrica, volgari come l’eloquenza
ignorate che la macchina più bella è nella testa (nella testa)
e fabbrica vita eterna
esterna sentimenti e versa (e versa)
mari di tristezza in onore del regno delle velleità
dove i paraocchi sono fatti di cemento armato
e le armate sono fatte da chi non pensa e chi non sa
sono ruoli, solamente ruoli, avete perso personalità
brancolate nel buio delle tenebre
il mio cuore è un buco nero e non potete scalfirlo
perché ho il vuoto dentro ma almeno io ho una singolarità
[outro]
gloria e vita alla nuova carne
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