lirik lagu ape - rumble tumble
[strofa 1 ape]
notte fonda buio pesto toglie il respiro
strade vuote desolate neanche un cane in giro
case chiuse sigillate la gente è al sicuro
auto nuove parcheggiate fila affianco al muro
l’apparenza è tutto il primo dogma del quartiere
vuoi farne parte la tua parte basta interpretare
ciò che si aspettano tu faccia ha poca importanza
purchè preservi gli equilibri almeno in apparenza
io cane randagio cresciuto ai margini
attratto dal luccichio di ciò che non posso permettermi
tra fame e rabbia crocifissi appesi al muro
stanne alla larga stanne fuori qui non è sicuro!
[strofa 2 lord madness]
l’occasione fa l’uomo lupin iii
conosci umiliazioni in tasca manco un sesterzo
portafoglio gonfio ma chi l’ha mai visto dai cristo
che la moneta fa gola è cannibalismo
il cervello viaggia come missili nasa
cane sciolto per la strada con la fame del biafra
voce di una coscienza che si rispecchia
non è reato mi prendo ciò che mi spetta!
[strofa 3 ape]
la casa è vuota tutti i giorni la mattina presto
c-ssaforte scala interna poi dal retro esco
piano sicuro ferro in tasca quasi un accessorio
cinque dita di coltello manico in avorio
pura routine faccio da solo non mi serve il palo
porta aperta primo indizio a cui non faccio caso
batt-to lento costante scandisce i miei p-ssi
antenne accese ed occhi aperti non vorrei che fossi
sospiri mezze frasi sguardi complici
lui spinge forte ed è lei la prima ad accorgersi
negli occhi un misto di terrore rabbia panico
lei urla copre la vergogna col lenzuolo fradicio
lui viene contro cade a terra cresce la paura
stringe la gola manca l’aria negli occhi la furia
pochi secondi che mi sembrano una vita intera
solo una carta da giocarmi quella più sicura
l’acciaio freddo del ferro diventa incandescente
due colpi al cuore e cade a terra agonizzante
lei che mi implora ma non posso lasciare tracce
canna alla tempia stesa a terra neanche si contorce!
[strofa 4 lord madness]
é successo quello che temevo non si torna indietro
rischi del mestiere può succedere ma non volevo
ciò che è fatto è fatto sto dando di matto
scatto felino di un gatto e scappo velocità velociraptor
fosse una pellicola riavvolgerei il nastro daccapo
il panico mi -ssale già stringe il nodo a quel cappio
ci potevo pensare prima di entrare
ormai sporca rosso sangue è la mia fedina penale!
[strofa 5 ape]
il rimbombo degli spari che riecheggia
l’odore del sangue carne a brandelli che galleggia
occhi sbarrati bocche aperte terrore sul viso
fotogrammi salgono in testa escono all’improvviso
ogni secondo il quadro è chiaro inizia a prender forma
chi pensa a rianimarli e chi sta già cercando l’arma
corro veloce non so dove basta muoversi
gli sbirri che parlano fanno le prime ipotesi
da qui indietro non si torna l’incubo è per sempre
senso di colpa non scompare resta qui presente
dentro di te prende il controllo tipo simbionte
esegui senza pensarci come un morto vivente
di notte tornano a trovarmi seduti a fissarmi
le 4 mura della cella vogliono schiacciarmi
senso di vuoto che soffoca la ragione
muoio ogni giorno aspettando l’esecuzione!
[strofa 6 lord madness]
piego le sbarre del pensiero e volo via lontano
con la sensazione di avere ancora quel ferro in mano
spogliato dei miei diritti dai vostri pregiudizi
un ultimo respiro che la sentenza inizi!
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