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lirik lagu andrea pula - cambiare le cose

[intro]
non è più tempo di parlare
e’ tempo di cambiare, di cambiare le cose

[verse 1]
quando venni al mondo ero un amm-sso di gr-sso
mio padre mi prese in braccio e si ruppe il braccio
io già mi ruppi il cazzo e ora salgo sul palco
salto, rompo il ghiaccio, rompo il palco
alle elementari il primo giorno dal banco
non sapendo dire il nome mi fermai soltanto a dire
“io sono…”, e basta
in effetti anche con gli anni resta che “io sono io” e basta
la prima ragazzina era riccia, mi toccava la ciccia
fai veloce che mi esplode la miccia
e poi con l’amica oca, “quello non scopa”
ancora oggi la fiducia nelle donne è poca
la notte volevo cambiare il mondo
cambiare me in fondo
quanti chili persi? ho perso il conto
un giorno allo specchio, non lo scordo
mi toccai un osso toccai il fondo, infondo volevo solo…

[rit.]
solo, solo, solo cambiare le cose (no, no)
non voglio vite noiose (no, no)
non voglio avere due case
io voglio solo cambiare le cose
voglio cambiare le cose (no, no)
non voglio scarpe stilose (no, no)
non voglio fare le pose
io voglio solo cambiare le cose

[verse 2]
quando i problemi iniziarono a farsi troppi
iniziai a scrivere quaderni come malloppi
tanti discorsi tra me e la penna
tra me e il mondo, silenzio: come in caserma!
ho sofferto di attacchi d’ansia
stavo chiuso in stanza
a memoria il numero dell’ambulanza
e quando li chiamavo mi facevano incazzare
“eh sì, in effetti sei proprio da ricoverare”
e io per capire cos’avessi
immaginavo specchi, mi guardavo in tutti i miei riflessi
ho fatto dei viaggi con l’ipnosi
quindi non venite da me a fare i fusi: siete noiosi
e il mio primo rap in una gara di freestyle
feci scena muta, mi dissero “vai, vai, vai!”
e ancora oggi io non improvviso più in freestyle
la mia storia è tutta scritta, ma tu ancora non lo sai

[verse 3]
io sono la somma di una serie di sconfitte
che messe tutte insieme sono peggio di una bomba
prendo il microfono e sento già le fitte
questa storia è mia: tu ascolta!
quando ‘sta musica mi ha detto “pula, voglio pure te”
io le ho detto “preparami un caffè
dimmi che c’è e raccontami i difetti di ‘sta scena”
e iniziando col caffè siamo finiti alla cena
c’è chi dice che l’hip hop ha preso una brutta piega
io rappo come voglio io, a me nessuno me lo spiega
e se qualcuno ti dice come si fa, come a carte
tu fai il contrario, questa è la vera arte
e se posso ti do un consiglio, ragazzo
se qualcosa non ti piace gridalo dal tuo palazzo
a me fa schifo quasi tutto e mi piace così
perché se tutto mi fa schifo ho ancora modo di…

- lirik lagu andrea pula

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