lirik lagu alcado - matrioska
[intro]
sanche
[ritornello]
mi sento come un alieno in mezzo a questa folla
vorrei solo pace in mezzo a questa baraonda
mi brucia la pelle, l’anima che è moribonda
sono gli altri che tradiscono ma io alla gogna
scavi nella gente, ti sembra una matrioska
siete piccoli, questo è meglio che si nasconda
quando morirò voglio una targa sulla tomba
scritto: “lui è stato sé stesso senza sensi di colpa”
[verso 1]
come faccio a rispettarti se tagli la corda
se ti do una mano, ma poi non è corrisposta
ho perso la fede in una società che è ingorda
bravo cristiano, da dietro mossa poco ortodossa
vita senza doppi fini è un’utopia distorta
oramai di delusioni faccio la raccolta
per passare questo oblio la prendo la rincorsa
ce l’ho dentro la testa la mia più grande risorsa
della mia innocenza voi ne avete fatto abuso
fanno gli amici ma ti danno da bere cianuro
ora non provo sentimenti più verso nessuno
non ho più tempo in questa vita di essere insicuro
se fai la pecora il destino sarà solo crudo
per tutta la tua vita avrai i lupi attaccati al culo
stavolta ulisse mi rifiuto dire: “son nessuno”
perché io un giorno dei giganti sì ne sarò uno
[ritornello]
mi sento come un alieno in mezzo a questa folla
vorrei solo pace in mezzo a questa baraonda
mi brucia la pelle, l’anima che è moribonda
sono gli altri che tradiscono ma io alla gogna
scavi nella gente, ti sembra una matrioska
siete piccoli, questo è meglio che si nasconda
quando morirò voglio una targa sulla tomba
scritto: “lui è stato sé stesso senza sensi di colpa”
[verso 2]
questo mondo non è come me lo immaginavo
mi chiedo sempre se ho bisogno ma chi cazzo chiamo
c’è il tuo silenzio che è un grido, nessuno dà una mano
quanti sacrifici per poi essere sacrificato
è strano, dopo tutti questi miei collassi
trovarsi meglio con sé stesso che falso con gli altri
veterano, in guerra con me stesso troppi anni
per poi capire che ero l’unico in grado di amarmi
“conta su di me”, ma quante volte me lo dite
le ho contate sono zero, sempre che sparite
ste parole che nel tempo si sono sbiadite
ma io nella testa le ricordo, le ho scolpite
qui c’è l’aria tossica, con voi respiro l’anidride
puoi inventarti storie, resteresti un’appendice
provaci a mettermi all’angolo, faccio la bisettrice
non ascoltate tutto quello che fuori si dice
[ritornello]
mi sento come un alieno in mezzo a questa folla
vorrei solo pace in mezzo a questa baraonda
mi brucia la pelle, l’anima che è moribonda
sono gli altri che tradiscono ma io alla gogna
scavi nella gente, ti sembra una matrioska
siete piccoli, questo è meglio che si nasconda
quando morirò voglio una targa sulla tomba
scritto: “lui è stato sé stesso senza sensi di colpa”
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