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lirik lagu adria the reject - il signor diavolo

[testo di “il signor diavolo”]

[strofa]
in questa città arraffano soldi e danno il cazzo
sono venuti qui apposta a toglierti spazio
l’impressione è che sono io quello famoso ehi
o me la sento io visto quanto scarso sei
adria è 666 reborn da vent’anni a questa parte
non tengo semplicemente il tempo
son pennellate su una base arte
ora che è un computer a fare le basi
sembra normale stare a casa a fumare basi
il panorama desolante dell’era dei social
64 barre per descrivere la noia
dal tuo merda di appartamento
hai lasciato un cuore e un commento
non hai più un cuore e non commento
sento dentro tanta voglia di fare ma non è un affare
devi pagare pare per ogni cosa che si può comprare
stare dalla parte giusta anche a costo di tradire
c’è chi lo fa per la busta
imposta un piano machiavellico
per sopravvivere a un inverno bellico
poesia urbana dramma puttana
serve filigrana ma non ci è data
la settimana non è andata
ogni singola ora è una giornata
ritmi serrati fuoristrada
stato di polizia guerriglia urbana
gente che scoppia di testa e ammazza
c’è chi da colpo alla razza e invoca la mazza
stanzia intorno alla piazza ma diventa ignavo
se il porco chiede e ti spiazza sii bestia di razza
chi non abbaia morde sciolto bravo
già molto mi è stato rubato
mi sono ritrovato in una bolo post~massacro
sono macro seguito con la comunità dalla mia
chi non ha niente vende cara la morte sua
tutte d’un fiato le bevo ‘ste 64
69 musicalmente tu mi succhi il cazzo p~ssy
puzzi di fallito ma nel cuore dentro
pensavi di ritirarti hai fatto centro
sono l’epicentro di un terremoto
ogni scemo lo svuoto e c’è poco
entra nel pogo sciocco si che sp~cco
non lascio ambito il dubbio
sono sazio ti ammasso insieme agli altri mc’s che sorpasso
ferrari contro questi utilitari a me non m’importa datemi aria fasci militari al rogo
il mio logo di nuovo su flyer sfasci ogni sorta di programma che scopri
dieci album e spingo solo questo
pesta forte sulle note o cambia rotta presto
due tossicomani con la depressione dateci più pensione
vitalizio con qualche droga mescalina
cremati nei nostri vinili fuoco alla puntina
prenoto oggi ma per non tornare voglio sborrare dopo un resegone nucleare
sulla tua faccia da coglione che vorrei tanto non vedere più
quaggiù vedo l’inferno e la tv è un perno sul mio petto
fanculo tu e l’auto blu
stiamo perdendo noi e non ci sopportiamo più
il tuo disco me lo mangio con il mio freestyle 64 fanculo scemo
ultimo atto
una pioggia costante di rime bro
livello pro sp~ccare imperativo
non parlatemi di riempitivo
non ci sono filler tutto buono bro
il gelo invernale misto mancanza di soldi
faccio fuoco rap mando a casa molti taglia i ponti
il catrame nelle mie caramelle
le catramelle sì la vita mi ha dato catramelle a palate fin da bambino
tipo che la super morte mi intoppa l’intestino
fammi un pompino, porco dio!
ah si mi elevo dal suolo tanto svuotato di merda sono
tu ami questa roba
lo vedo da come ti sta salendo male tipo
vomitevoli e senza speranza sono i reietti miei
saluto e ringrazio per l’opportunità di non essere pagato
“come si esce da questo posto di merda?”
col cazzo è il mio baretto ormai
scegli un boom bap serio
scegli la vita sul serio
cibo sano e detox
lacrime di sangue segnano il sentiero
non chiedere una mano
due dita negli occhi
non ci andranno piano
ci riflettiamo come specchi per quello che siamo
violenza sempre e solo qua
vuota e ingrata la città
ho perso il pisello ma mi restano le dita
e lo stato non mi tutela i bro sì
un altro ragazzo ammazzato che finisce in tv
chiamami il signor diavolo il mio compleanno è il carnevale a rio
cerca adria the reject nell’abbecedario
vattene un po’ a fanculo
con le rime ti cario toglierti un po’ il dente
e sparire lesto baciatemi il culo
la bellatrix la prendo e la strozzo col lazo
stronza lesbo pisciami sul cazzo, ciao

- lirik lagu adria the reject

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