lirik lagu 16 barre - la ruota del kalachakra
[intro]
“mi limiterò a dire che il tema dominante nella mia opera sembra essere il rapporto dell’uomo con la realtà.”
[strofa 1: benni]
quel che penso quando prende forma è il vomito
mi p-ssa informazioni un millepiedi dalla testa dentro al monitor
perde senso il viaggio mentre sgomito
perso nell’interno delle stelle vedo il resto farsi comico
ho un ingranaggio dentro al cuore che si ferma
quando il mondo intorno a me si muove
una bomba che implode, è solitudine da premio n-bel
niente festa, brindisi né mode, son le 2 di notte e fuori piove
cambia tutto quando è sera, l’anima si azzera
stendo tappeti verso il buio per la flotta nera
per trasportarvi dentro a sogni incarcerati senza rimpianti
vedo facce colarmi davanti
non basterebbe averti qui per spiegarti
che ne so di stati d’animo che schivo, è tutto un bivio
scompare il tuo lato emotivo, rido, diffido
ma rappresento per chi è ancora vivo
[ritornello: john princekin]
cado dalle stelle nella luce della luna
dove sei? fatti vedere, dove sei?
cado dalle stelle nella luce della luna
presto non sarò più te, presto non sarai più me
cado dalle stelle nella luce della luna
dove sei? fatti vedere, dove sei?
cado dalle stelle nella luce della luna
verso la terra sacra, al centro del kalachakra
“e il mondo gli diventò oscuro e indecifrabile o peggio ancora inesistente.”
[strofa 2: john princekin]
e ho smesso di guardarmi dietro
perché già guardando avanti vedo crepe allungarsi sul ponte di vetro
rapido e discreto, spettro pk dal mainframe cieco
sconfinato come il cielo azteco
mi rendo conto quanto siamo soli
c’è l’avidità fuori, noi l’estremità di due poli
vuoi la verità? beh, muori
perché la nostra libertà è una città sotto tre soli
odio tutto perché tutto vuole farsi odiare, questo è -ssurdo
perché l’odio non ti può bastare, reggo all’urto
ho -ssunto un nuovo modo per viaggiare, il buio è il bulbo
del mio motore curvinterstellare
perché devo dirlo, io non vi somiglio
siete già caduti tutti sotto il loro artiglio
dai dillo, generazione senza alcun appiglio
da voi stronzi non accetteremo alcun consiglio
[bridge: john princekin]
meglio non vedere e lasciarsi cadere
meglio non vedere e lasciarsi cadere
non servirebbe regalarsi gli occhi per vedere
anzi nelle notti nere è solo un mostro da temere
meglio non vedere e lasciarsi cadere
meglio non vedere e lasciarsi cadere
non servirebbe regalarsi gli occhi per vedere
anzi nelle notti nere è solo un mostro da temere
[ritornello: john princekin]
cado dalle stelle nella luce della luna
dove sei? fatti vedere, dove sei?
cado dalle stelle nella luce della luna
presto non sarò più te, presto non sarai più me
cado dalle stelle nella luce della luna
che illumina fioca e scarna le mura della nuova albar
cado dalle stelle nella luce della luna
verso la terra sacra al centro del kalachakra
verso la terra sacra al centro del kalachakra
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